Il rapporto tra economia e territorio ne "La coscienza dei luoghi" di Becattini
"La coscienza dei luoghi", il volume dell'economista Giacomo Becattini, esperto conoscitore della realtà pratese e cittadino onorario, è stato presentato questo pomeriggio nel salone consiliare di palazzo comunale.
Per motivi di salute non è potuto essere presente l'autore Giacomo Becattini che ha, comunque, seguito, il dibattito attraverso la diretta di Radio Spin e a presentare l'opera è stato l'urbanista e co-autore Alberto Magnaghi.
"Becattini e Magnaghi sono letture complicate ma capaci di dare spunti di riflessioni particolari su un tema, quello dell'urbanistica, su cui negli ultimi anni Prato è stata deficitaria - ha dichiarato in apertura dei lavori il sindaco Matteo Biffoni -. Abbiamo smesso di studiare il distretto e la nostra comunità e abbiamo invece bisogno di riflessioni profonde per dare una nuova prospettiva".
"Con le sue opere Becattini ha segnato una generazione intera e ha influenzato le politiche di governo - ha affermato invece l’assessore alle Attività produttive della Regione Stefano Ciuoffo -. L'economia e l'urbanistica sono due materie che si contagiano in questo libro, sovrapposte e sovrapponibili. Ne viene fuori una visione rivolta al futuro che mette in discussione alcuni modelli storici".
"Becattini è stato il mio maestro - ha esordito l’assessore alle Politiche Economiche e del Lavoro Daniela Toccafondi -. Dalla lettura del volume emerge una visione corale da coltivare, in cui le responsabilità vanno individuate dal basso per costruire percorsi basati su valori positivi e condivisi".
Il volume contiene una raccolta di scritti recenti dell'economista. Il filo conduttore dei saggi presenti al suo interno è il luogo inteso come matrice e tessuto connettivo dei mondi di vita e della produzione: nella riflessione recente di Becattini si compie una “ lunga marcia” dagli studi economici marshalliani verso il territorio, un “ritorno” in cui il rapporto fra produzione e luoghi si ribalta: sono le ragioni dell’identità dei luoghi a indirizzare i saperi e le sapienze produttive delle comunità insediate verso modalità di relazione con l’ambiente che ne consentano l’autoriproduzione e l’arricchimento continui nel tempo.
A chiudere il volume un saggio in forma di dialogo fra Becattini e Alberto Magnaghi (urbanista) sul tema “coscienza di classe e coscienza di luogo”; saggio che, a partire dai diversi sguardi disciplinari dei due autori, tratta la nuova centralità del territorio come matrice patrimoniale di un globale costituito da una moltitudine di mondi locali cooperanti in forme federative.
Alla presentazione sono intervenuti Mauro Bonaiuti dell’Università di Torino, Massimo Bressan presidente dell’Iris, Alfiero Falorni di Alfamark, Marco Bellandi, Gabi Dei Ottati, David Fanfani e Luciana Lazzaretti dell’Università di Firenze; Giampiero Nigro dell’Istituto Internazionale Datini e Fabio Sforzi dell’Università di Roma.
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