Anniversario 5 marzo 2015, il punto a un anno dalla tempesta di vento
“Anche se non si tratta di un intervento del Comune, la posa della prima pietra per la ricostruzione delle mura medievali del conservatorio di San Niccolò rappresenta, per la città, un momento simbolico di grande impatto emotivo. È altamente simbolico perché i lavori di ripristino cominciano a un anno esatto dalla tempesta di vento che la notte tra il 4 e il 5 marzo si abbatté con furia su Prato, e risarciscono, idealmente, l’ultima ferita rimasta aperta dopo quei terribili eventi”. Lo ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni ricordando l'evento che un anno fa causò milioni di euro di danni al patrimonio cittadino.
La cerimonia di posa della prima pietra sarà celebrata sabato 5 marzo alle ore 11 in via della Misericordia, davanti al bastione di San Giusto. Per l'occasione la via sarà chiusa al traffico dalle 10 e fino al termine della cerimonia, comunque non oltre le 14. I cittadini pratesi hanno partecipato attivamente alle tante raccolte fondi messe in atto nelle settimane e nei mesi successivi alla tempesta dimostrando forte generosità e attaccamento nei confronti di un patrimonio comune.
A un anno dal verificarsi degli eventi, restano anche altri interventi da fare, tutti già programmati e in parte avviati, soprattutto per quanto riguarda la piantumazione dei nuovi alberi in sostituzione di quelli abbattuti o gravemente danneggiati dalle raffiche del vento.
Nel 2016 sono in programma 500 nuove piantumazioni soprattutto di aceri rossi, tigli e querce che prenderanno il posto dei numerosi pini abbattuti quella notte o successivamente. Uno degli interventi più significativi inoltre riguarda il Centro di scienze naturali, per il quale il Comune sta partecipando ad un bando regionale che stanzia fondi per la piantumazione di nuovi alberi.
Quella del 5 marzo 2015 fu una giornata di vera e propria emergenza per tutte le forze in campo: 400 interventi della Protezione civile, 90 volontari di diverse associazioni cittadine impegnati, centinaia di chiamate ricevute e gestite da ASM, Vigili del Fuoco e Polizia municipale anche nei giorni successivi. Nell'immediato fu allestita la sala emergenza della Protezione civile e la collaborazione tra gli uffici tecnici comunali e tutte le realtà impegnate permise la presa d'atto e la gestione, con la chiusura di scuole, parchi, impianti sportivi e strade danneggiate, delle tante criticità che si verificarono.
Ad un anno di distanza le opere di ripristino dei danni subiti dagli edifici pubblici colpiti sono state terminate. L'amministrazione ha fatto fronte personalmente alle spese necessarie incassando per adesso dalla Regione 129 dei 435 mila euro previsti per l'emergenza. A breve nelle casse del Comune arriveranno anche un milione e centomila euro circa dall'assicurazione che ha riconosciuto i danni subiti dal proprio patrimonio.
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