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Comune di Prato

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18/03/2016 11:31
Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera Legalità Alle 17, invece, l'inaugurazione della mostra "La mafia siamo noi" organizzata dall'assessorato alla Cultura

I ragazzi delle scuole alla Giornata della Memoria e dell'Impegno di Libera

Lunedì 21 marzo alle 9:30 "La marcia della Legalità" prenderà il via dalla Stazione di Prato Porta al Serraglio

Le scuole del territorio parteciperanno alla manifestazione "Ponti di memoria, Luoghi d'impegno". Il Comune, che sarà presente con il gonfalone, ha deciso di sostenere anche attraverso il coinvolgimento degli studenti la XXI edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno. L'iniziativa viene celebrata ogni 21 marzo dall'associazione Libera di Don Luigi Ciotti in una città principale, che quest'anno è Messina, e in tante altre piazze d'Italia. 

Lunedì 21 marzo alle 9:30 è previsto in piazza dell'Università, nella zona di Prato Porta al Serraglio, il ritrovo per la "Marcia della Legalità". La manifestazione partirà alle 10 e attraverserà via G. Magnolfi, via P. Cironi, Canto alle tre Gore, via Tintori, via G.Verdi, via G. Mazzini, piazza San Marco, viale Piave, piazza Santa Maria delle Carceri, via S. Bonaventura, piazza San Francesco, via Ricasoli e terminerà in piazza del Comune. Alle 11 saranno letti i nomi delle vittime innocenti di mafia da Palazzo Pretorio. Seguiranno i saluti del vicesindaco Simone Faggi.

Durante la mattinata saranno presenti banchetti con materiale informativo, brochures, gadgets e prodotti alimentari di "Libera Terra".

Alle 17, invece, si svolgerà alla Biblioteca Lazzerini l'inaugurazione, organizzata dall'assessorato alla Cultura, della mostra "La Mafia siamo noi" dell'artista Gerardo Paoletti, curata da Claudio Giorgetti, che durerà fino a domenica 1° maggio.

Un racconto all’interno della memoria, una “memoria” di volti e parole che hanno lottato contro la mafia. L’opera si presenta come un’installazione monumentale, immersiva, in cui molteplici “icone” in sequenza seriale ripropongono ritratti di uomini, donne e bambini: le vittime ma anche gli stessi fautori delle stragi. I ritratti, che nel caso dei mafiosi, escono dalla bidimensionalità del quadro con una tecnica a rilievo per acquistare volume, emergendo dallo sfondo, vengono presentati dall’artista al pubblico in un’opera unica, multimediale. L’installazione permette una riflessione fino a farsi monito e denuncia, i contenuti rappresentati sono affidati ad un linguaggio tecnologico e contemporaneo, volto a intercettare l’attenzione dei visitatori. La mostra, per la sua forza didattica, alimenta anche nelle generazioni una cultura della pace e della legalità che si contrappone efficacemente alla violenza, al privilegio e al ricatto. Proprio per tale ragione, il comune ha deciso di collocare l’installazione di Gerardo Paoletti all’interno di un luogo della memoria, della cultura e della coesione sociale ovvero all’ingresso del Polo Campolmi. Il titolo politico scelto dall’artista, ovvero quel “siamo noi”, colpisce chiunque vi posi lo sguardo, ci chiama direttamente in causa, lo spettatore si trova “osservato ed osservatore” e direttamente trasportato davanti alle proprie responsabilità. Questo racconto è un viaggio dentro un fenomeno umano che come tutti i fenomeni umani avrà inizio e fine, per l’amministrazione è una scelta di campo che si inserisce nel solco della continuità con l’attività da decenni svolta dalle istituzioni ed in quella scolastica in modo particolare.

Le visite guidate per gruppi e scuole si terranno dal mercoledì al venerdì dalle 9 alle 12. Per informazioni scrivere a csrepistoia@gmail.com o telefonare al 3345091004 dal martedì al sabato dalle 16 alle 19. Il progetto è promosso dalla Regione Toscana con il contributo del Comune di Prato, in collaborazione con la "Fondazione Antonino Caponnetto", "Libera-associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e "Unicoopfirenze". L'organizzazione è a cura del "Centro studi ricerche espressive" e dell'associazione "Vivarte".

afst

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