Affittano casa e vanno a vivere in un campo nomadi abusivo. Sequestrati terreno e abitazione.
Affittano la casa di proprietà e vanno a vivere in un terreno agricolo. E' quanto è accaduto a Vergaio, dove una famiglia di nomadi, da tempo stanziali a Prato, ha affittato il proprio terratetto a San Giusto ad una persona di nazionalità cinese, trasferendosi contemporaneamente in un terreno agricolo di proprietà in località Vergaio, piazzandoci tre camper e sfruttando un preesistente magazzino/annesso agricolo di circa 30 metri quadrati come abitazione. La Polizia Municipale ha monitorato lo spostamento ed il nuovo insediamento documentandolo in maniera molto puntuale, così da poter intervenire.
La normativa attuale in materia edilizia è molto severa con i nuovi insediamenti abitativi e considera alla stregua delle costruzioni edilizie anche camper, case mobili e roulotte, quando siano stabilmente utilizzate come dimora stabile. Questo intervento di trasformazione viene qualificato sia dalla legge nazionale che regionale come nuova costruzione e perciò per realizzarlo occorre il permesso di costruire che nel caso in specie, ovviamente, non c'era, essendo l'accampamento completamente abusivo.
L'attività investigativa ha dimostrato la volontà a trasformare il terreno in maniera stabile ad uso "abitativo"; utile a questo scopo anche il contratto di affitto della casa di abitazione del nucleo in questione. Così di concerto con l'Autorità Giudiziaria è stato effettuato ieri un duplice controllo da parte dei Carabinieri e dell'Unità Operativa Polizia Edilizia e Contrasto al Degrado Urbano della Polizia municipale a seguito del quale è stato sequestrato il terreno di Vergaio. I sigilli sono scattati anche per il terratetto a San Giusto poiché in seguito al controllo è emerso che all'interno della stessa abitazione si trovava un laboratorio di confezione abbigliamento pronto moda, gestito dall'affittuario/imprenditore di nazionalità cinese, che esercitava in maniera abusiva la propria attività completamente a nero. L'abitazione, trasformata abusivamente in laboratorio e dormitorio per i lavoranti, è stata dunque sequestrata. La Polizia Municipale ha constatato anche l'omessa adozione di qualsiasi cautela volta a tutelare gli occupanti, ed anche gli edifici circostanti, da pericoli di incendio.
"Questi interventi non sono semplici e richiedono indagini accurate che la Polizia municipale sta portando a compimento con grande impegno e professionalità. - ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni - Non si può prescindere mai dal rispetto della legalità e il coordinamento tra il Comune e le altre istituzioni, oltre che con le forze dell'ordine, permette alla Città di Prato di dare risposte incisive".
edr
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