Consumo di droga, i dati di Prato di poco inferiori a quelli toscani e in linea con quelli nazionali
I dati sul consumo di sostanze tra i giovani a Prato sono leggermente inferiori rispetto a quelli toscani e in linea con quelli nazionali. Questo è ciò che emerso nella mattina di oggi, lunedì 4 aprile, dalla prima sessione della giornata di studio sul fenomeno delle dipendenze, che si sta svolgendo nel salone consiliare di palazzo comunale.
"Il dato che è venuto fuori non è in contraddizione con quanto sta accadendo negli ultimi anni in città perché molti consumatori vengono da fuori - ha commentato il vicesindaco Simone Faggi -. La prevenzione resta l'elemento fondamentale per combattere la tossicodipendenza, accanto al contrasto allo spaccio di droga".
I dati che seguono sono il frutto dell'incrocio dello Studio ESPAD Italia, che viene effettuato ogni anno con un questionario fatto in classe su una popolazione studentesca che ha coinvolto nel 2015 oltre 32.000 ragazzi di 15-19 anni e 405 Istituti, e dello Studio EDIT, che viene invece effettuato ogni tre anni su popolazione studentesca dai 14 ai 19 anni (https://www.ars.toscana.it/it/edit.html).
La cannabis e la cocaina sono le sostanze prevalentemente utilizzate. La cannabis è stata consumata nell'ultimo mese dal 17% degli intervistati in Italia, dal 20,3% in Toscana e dal 17,3% a Prato; nell'ultimo anno dichiara di averne fatto uso il 26,3% del campione in Italia, il 29,8% in Toscana e il 25,2% a Prato. Nell'arco di tutta la vita le percentuali salgono al 33% in Italia, al 36,2% in Toscana e al 30,2% a Prato. Per quel che riguarda la cocaina, invece, nell'ultimo mese ne ha fatto uso l'1,6% degli intervistati in Italia e in Toscana e lo 0,9% a Prato. Nell'ultimo anno la percentuale aumenta al 2,6% in Italia, al 2,8% in Toscana e all'1,4% a Prato. Durante tutta la vita il consumo di cocaina tocca il 3, 7% in Italia, il 4,2% in Toscana e il 2,7% a Prato.
Sono stati poi presi in considerazione gli stimolanti, gli allucinogeni e l'eroina. I primi sono stati utilizzati nell'ultimo mese dall'1,2% a Prato, dall'1,1% in Toscana e dall'1,6% in Italia; nell'ultimo anno dal 2,2% a Prato, dal 2,1% in Toscana e dal 2,6% in Italia; nella vita dal 2,9% a Prato, dal 3,5% in Toscana e dal 3,9% in Italia. Di allucinogeni invece risulta averne fatto uso nell'ultimo mese lo 0,5% a Prato, l'1% in Toscana e 1,4% in Italia; nell'ultimo anno l'1,9% a Prato e il 2,4% in Toscana e in Italia; nella vita il 2,5% a Prato, il 4,1% in Toscana e il 3,8% in Italia.
L'eroina, infine, non compare nell'ultimo mese a Prato mentre è stata usata dallo 0,2% in Toscana e dall'1% in Italia. Nell'ultimo anno sale allo 0,4% a Prato, allo 0,5% in Toscana e all'1,1% in Italia. Per tutto l'erco dell'esistenza i dati arrivano allo 0,4% del campione a Prato, allo 0,8% in Toscana e all'1,4% in Italia.
In merito alle modalità di procurarsi le sostanze e agli ambienti di consumo emerge un forte ruolo del contesto di amici ma anche un minore coinvolgimento degli spacciatori a Prato rispetto alla media regionale, 15,8% contro il 20%, e un consumo meno frequente negli ambienti esterni nella nostra città rispetto alla media nella nostra regione, per la precisione un 6,8% contro il 12,7%. Un'ulteriore analisi ha interessato il poliuso di sostanze, strettamente legato al ruolo di internet nell'acquisto: la stima del numero di studenti che negli ultimi 30 giorni hanno assunto due o più sostanze è di 680 giovani a Prato (5,1%) e di circa 9 mila in Toscana (4,8%). Si riscontra quindi in questo caso una prevalenza di Prato sulla Toscana pur trattandosi di numeri bassi rispetto al consumo di droghe "tradizionali". Dal 2009 al 2015 sono state scoperte 456 nuove sostanze psicoattive, vale a dire nuove molecole create in laboratorio dal "Sistema Nazionale di allerta precoce e risposta rapida per le droghe" del Ministero per la Salute.
"Per la mia generazione l'eroina sembrava una droga quasi scomparsa ma nella realtà odierna ci ritroviamo tutti i giorni a vedere che sono soprattutto i ragazzi a consumare le sostanze stupefacenti - ha affermato nei saluti della giornata di studio il sindaco Matteo Biffoni -. Da anni come Comune siamo impegnati in campagne di informazione su "Alcol e Responsabilità" ma stiamo lavorando sul tema delle dipendenze perché la prevenzione è un tassello fondamentale, soprattutto nella lotta alla tossicodipendenza. Sono contento della presenza oggi qui di tutte le istituzioni coinvolte in questa battaglia, dalla Prefettura, alle Forze dell'Ordine, alla Polizia municipale, alle scuole; ma soprattutto sono contento della presenza degli studenti della Consulta e dell'Istituto Datini che sono intervenuti qui oggi".
Oltre ai dati toscani e pratesi sui consumi di droghe illustrati da Alice Berti dell'Agenzia Regionale di Sanità (ARS) della Toscana, sono state presentate le linee guida regionali attraverso gli interventi e i programmi preventivi di qualità per la prevenzione delle tossicodipendenze.
"Abbiamo la necessità della collaborazione delle famiglie e delle scuole nella prevenzione - ha aggiunto in apertura il direttore generale dell'Ufficio scolastico della Regione Toscana Domenico Petruzzo -. E' tra i banchi che spesso si intercettano i segnali di disagio dei ragazzi e quindi è fondamentale formare anche gli insegnanti".
Nella seconda sessione dal titolo "La rete: una strategia di comunità" si è parlato appunto della pianificazione integrata e dell'intervento di rete, della promozione della salute a scuola e, soprattutto, del progetto "Unplugged", un programma efficace di informazione a tappeto per la prevenzione dell'uso di tabacco, alcol e droghe nei giovani adolescenti. Hanno, inoltre, avuto il loro spazio anche gli studenti della Consulta con l'intervento dei loro rappresentanti.
"Giornate come questa sono fondamentali per creare un'allenza con la scuola e con la comunità. I dati sulla prevalenza del consumo sono inferiori a Prato rispetto alla media regionale. L'abitudine al consumo delle sostanze nella nostra città ne ha aumentato la percezione. Pur rimanendo al di sotto della media regionale, però, si assite ad un incremento costante sin dal 2011", ha dichiarato Lucia Livatino dell'Azienda USL Toscana Centro Prato, membro del coordinamento scientifico dell'intera giornata, insieme a Pierpaolo Infante del MIUR UST Prato e a Donatella Palmieri del Comune di Prato.
Nel pomeriggio la terza sessione si concentra sull'universo giovanile, sui nuovi modelli coerenti e sulle buone prassi come il ripensamento delle strategie di comunicazione nel marketing sociale tra i nuovi media e la salute e il progetto di web counseling per adolescenti "Youngle". Le conclusioni della giornata sono affidate alla Presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi.
aflm
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