Terzo appuntamento con i "Concerti di Primavera"
Venerdì 8 aprile, alle 21,15, è in programma il terzo appuntamento dei "Concerti di Primavera", la rassegna organizzata dalla Scuola di musica “G. Verdi”, giunta alla trentasettesima edizione. Ingresso libero.
Sul palco della Sala concerti Domenico Zipoli salirà Cesare Castagnoli, apprezzato pianista pisano, docente della scuola Verdi, che svolge una brillante carriera in Italia e all’estero, ospite d’importanti Festival negli Stati Uniti, in Germania, Spagna e Finlandia.
La prima parte del suo recital è dedicata alla Sesta Sonata op. 82 di Sergei Prokofiev, che insieme alla Settima e all’ Ottava, appartiene al ciclo delle cosiddette “Sonate di Guerra” completate tra il 1939 e il 1944. Si tratta, probabilmente, del nucleo delle Sonate per pianoforte più importanti del Novecento, aderenti allo schema formale classico tuttavia molto innovative per la modernità del linguaggio armonico e ritmico, accessibili soltanto a esecutori in possesso di una tecnica perfetta. Negli anni del secondo conflitto mondiale il pianista e compositore russo fu molto prolifico: terminò l'opera Guerra e pace e iniziò a scrivere le musiche per il film Ivan il terribile di Ejzenstejn, “lavori che portano in primo piano la sofferenza dei deboli e denunciano la sopraffazione dei forti. Pagine che per la loro intensità e per il periodo di composizione, pur senza essere catalogate come “musica a programma”, sono state lette come un resoconto dei terribili avvenimenti dell'epoca”.
Sono invece certamente un’opera descrittiva i celebri Quadri di una esposizione di Modest Mussorgski che completano il programma del concerto. Scritti nella versione originale per pianoforte nel 1874, in omaggio all’amico architetto e pittore Viktor Hartmann scomparso l’anno precedente, i Quadri alternano pagine descrittive - le immagini pittoriche vere e proprie - alla Promenade, brevi episodi musicali di collegamento che indicano il muoversi del visitatore da una sala all’altra. Da sempre stabilmente nel repertorio classico, la composizione deve la sua popolarità anche a due famose trascrizioni: la geniale orchestrazione sinfonica di Maurice Ravel composta nel 1922, e la spettacolare versione di Keith Emerson, il più grande tastierista rock della storia, recentemente scomparso, realizzata in trio nel 1971 grazie ai magnifici suoni analogici dei primi sintetizzatori modulari.
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