Via Luti, secondo sgombero di abusivi nell'immobile andato a fuoco a marzo
Tre cittadini marocchini sono stati trovati alle 9 della mattina di oggi, giovedì 7 aprile, dalla Polizia Municipale nell'immobile di via Raffaello Luti dove la notte del 25 marzo scorso era scoppiato un incendio e due cittadini, sempre di nazionalità marocchina, erano stati salvati dalle fiamme da un passante.
Il sopralluogo, concordato con un rappresentante della società proprietaria dell’immobile e con dei tecnici dell’ENEL per la messa in sicurezza del relativo impianto, che presentava allacciamenti abusivi, ha portato ad un secondo sgombero di occupanti abusivi, dopo quello attuato sempre dalla Municipale a febbraio, quando era stato trovato e allontanato un ulteriore cittadino marocchino.
I tre dormivano in un vano del primo piano, ancora annerito dalle fiamme, in condizioni igieniche precarie, su tre giacigli improvvisati, sotto i quali erano nascosti coltelli da cucina, acquisiti poi dagli agenti intervenuti.
Solo uno di loro, un trentaseienne, ha il permesso di soggiorno e risulta regolare sul territorio nazionale. Pertanto, dopo la redazione degli atti dovuti, è stato allontanato dall’immobile.
Gli altri due giovani magrebini, invece, un diciottenne e un sedicenne, erano senza documenti. Sono stati quindi fotosegnalati alla Questura di Prato, risultano irregolari sul territorio nazionale e sono tuttora sottoposti a misure cautelari per precedenti reati contro il patrimonio.
Inoltre, uno dei due giovani è stato trovato in possesso di una modica quantità di sostanze stupefacenti: la droga è stata sequestrata e il soggetto è stato sanzionato ai sensi del Testo Unico sugli Stupefacenti, segnalato al Prefetto di Prato come assuntore e denunciato all’autorità giudiziaria per false dichiarazioni alla Polizia Giudiziaria. Infatti, al momento del fermo, ha dichiarato di essere minorenne mentre, da successivi accertamenti, è emerso che già altre forze dell’ordine, insospettite sulla veridicità dell’età dichiarata, lo avevano sottoposto ad esame radiologico all’Ospedale Santo Stefano di Prato, da cui era emerso aver raggiunto invece la maggiore età.
aflm
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