Concorso Parco centrale di Prato, ammesse senza riserva 209 candidature
Con la determinazione dei candidati ammessi e degli esclusi, si è chiusa la prima fase dei lavori della commissione del bando di concorso per la progettazione del parco centrale di Prato, che sorgerà nell’area dell’ex ospedale Misericordia e Dolce. Nello specifico, su un totale di 227 domande pervenute, i candidati ammessi risultano essere 214 (209 senza riserva e 5 con riserva) e quelli esclusi 13.
Per quanto riguarda i 5 candidati ammessi con riserva, la commissione è in attesa di avere i riscontri postali per stabilire se gli interessati abbiano ricevuto la richiesta d’integrazione della documentazione nei tempi previsti o se le integrazioni non ancora pervenute siano state inviate al Comune nei tempi stabiliti.
La prossima tappa del concorso di progettazione è fissata per venerdì prossimo, 15 aprile, quando la commissione, al termine dell’analisi dei curriculum e dei portfolio dei concorrenti ammessi, annuncerà i nomi dei dieci candidati, più i cinque di riserva, che saranno chiamati a elaborare un progetto preliminare del parco urbano.
Anche se si tratta di una sensazione scaturita solo dai tempi brevi imposti dalla vidimazione dei documenti inviati dai concorrenti, dai portfolio scorsi sotto gli occhi dei commissari emerge un quadro di grande qualità, soprattutto in relazione alla presenza di progetti di parchi urbani contemporanei realizzati in tutto il mondo. La sfida lanciata dall’amministrazione comunale di Prato, per realizzare un parco all’interno delle mura trecentesche, sta quindi ottenendo i risultati sperati.
Intanto, il 29 marzo scorso gli studenti del “Florence Spring Program”, organizzato dalla Washington University nella propria sede fiorentina, hanno svolto un sopralluogo nell’area dell’ex ospedale Misericordia e Dolce a cui poi è seguito un incontro con l’assessore all’Urbanistica Valerio Barberis, che agli studenti ha raccontato la città e le sue dinamiche sociali, economiche e urbanistiche, illustrando le scelte che l’amministrazione ha compiuto e sta compiendo per traghettare Prato nel futuro.
Il sopralluogo degli studenti della Washington University rientra nell’attività accademica svolta dal professor Zeuler Lima, architetto e insegnante di studio e storia del design, che ha come ambito di studio il ricco ambiente artistico e culturale, la storia urbana e architettonica, e gli aspetti contemporanei dell’area metropolitana fiorentina. In questo contesto, uno dei seminari seguiti dagli studenti americani ha come focus proprio l’area dell’ex ospedale Misericordia e Dolce e il concorso di idee per la trasformazione in arco urbano.
Quello della Washington University non è l’unico caso di attenzione delle facoltà di architettura verso la città di Prato. Analoghi sopralluoghi erano già stati effettuati, in passato, anche dagli studenti della facoltà di Ferrara, che hanno focalizzato la loro attenzione sul Macrolotto Zero e sull’area dell’ex ospedale. Dalla visita nell’area del Misericordia e Dolce, lo scorso anno è scaturito laboratorio, tenuto dal professor Roberto Zancan, centrato sul riuso dell’area e, in particolare, dei materiali derivanti dalla demolizione smontaggio del vecchio ospedale, che è stato oggetto di una mostra fotografica.
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