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Comune di Prato

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21/04/2016 17:13
Faltoni Monia Tributi Il regolamento comunale votato in Consiglio recepisce la Legge di stabilità 2016

Imu, approvato l'abbattimento delle tariffe. Abolita la Tasi, i cittadini risparmiano oltre 20 milioni

Niente più Tasi per i pratesi che risparmieranno 20 milioni 650mila euro. Da oggi con il voto in Consiglio comunale il regolamento ha abolito completamente la Tasi sulla prima casa, recependo quanto previsto dalla Legge di Stabilità. Sono escluse dal pagamento del tributo tutti gli immobili destinate ad abitazione principale, ad eccezione delle case definite "di lusso" (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).
Approvate anche le  modifiche al regolamento IMU che recepiscono quanto introdotto dalla Legge di Stabilità. Ecco in sintesi le principali novità:

1) Abbattimento del 50% della base imponibile per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse comodato dal soggetto passivo (comodante) ai parenti in linea retta entro il primo grado, vale a dire genitori e figli (comodatari), che le utilizzano come abitazione principale. Per poter usufruire della riduzione devono verificarsi le seguenti condizioni: il contratto sia registrato; il comodante possieda un solo immobile in Italia; il comodante risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all'immobile concesso in comodato, possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione sempre delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;

2) Per gli immobili locati a canone concordato di cui alla Legge 9/12/1998 n. 431 l’imposta si determina applicando l’aliquota stabilita dal comune nella misura del 75% quindi con una riduzione del 25%;

3) Esenzione dall’imposta per i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali nonché quelli ricadenti nelle aree montane o di collina sulla base dei criteri individuati con la circolare del Ministero delle Finanze n. 9 del 14/6/1993.

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