Il Comune e il PIN uniscono le forze per intercettare finanziamenti europei e non solo
Unire le forze per fare di Prato un laboratorio di innovazione e sperimentazione sfruttando le risorse messe a disposizione dall'Europa. Questo l'obiettivo della convenzione sottoscritta dal sindaco Matteo Biffoni e dal professor Maurizio Fioravanti, con la quale il Comune di Prato e il PIN intendono coordinare gli sforzi per intercettare finanziamenti europei, ma anche nazionali e regionali, da destinare allo sviluppo e all'innovazione del territorio.
"Nessuno meglio del PIN - ha dichiarato il sindaco Matteo Biffoni - per il suo background e per il radicamento sul territorio può darci un supporto scientifico e un sostegno culturale per intercettare finanziamenti. L'impostazione dei bandi di progettazione è cambiata. La struttura comunale può contare sull'alta professionalità dello Sportello Europa, formato da personale molto preparato che ha costruito negli anni un importante bagaglio di esperienze in materia di programmi europei e un network di contatti in tutto il continente. Attualmente l'Amministrazione è coinvolta nella realizzazione di una pluralità di progetti europei ed in particolare sta gestendo, nel ruolo di soggetto capofila, due importanti progetti dedicati allo sviluppo del settore del Tessile & Abbigliamento".
Con la Convenzione si ribadisce in primo luogo il rapporto prioritario di collaborazione tra il polo universitario pratese e la municipalità cittadina, che hanno un mutuo interesse a portare avanti progettualità comuni, in cui entrambi i soggetti possano costituirsi in partenariato. Inoltre, la volontà del Comune di avere un interlocutore in grado di garantire un supporto di elevato valore scientifico in una molteplicità di ambiti di intervento.
"Il rapporto tra il Comune e il Pin - ha affermato il presidente del PIN Maurizio Fioravanti - fino ad oggi consulenziale diventa strutturato, pur rimanendo agile. Aiutare l'ente pubblico nella programmazione è un punto statutario per il PIN. Abbiamo una consolidata esperienza nella progettazione europea, ma soprattutto un approccio di apertura all'esterno che consideriamo un modello vincente. L'obiettivo è inserirsi nel circuito europeo in modo più massiccio e coordinato".
I gruppi di ricerca possono attivarsi autonomamente o su richiesta di altri enti pubblici o privati, per lo sviluppo di progettualità specifiche, unendo una conoscenza teorica di base che deriva dalla pratica di ricerca in laboratorio alla capacità di venire incontro alle esigenze del "cliente", applicando nozioni teoriche ai casi concreti.
"Con questo trattato quadro si va nella logica della semplificazione. Poter attingere da più personalità per fare progetti insieme avrà un ritorno per l'Amminstrazione ma, soprattutto, per la città - ha aggiunto l'assessore all'Università e allo Sviluppo economico Daniela Toccafondi -. E' solo il primo passo di un percorso per fare del territorio pratese un laboratorio di sperimentazione sfruttando a 360 gradi le opportunità di finanziamento che l'Europa può garantire. Il passo successivo sarà quello di coinvolgere le società partecipate del Comune ed il know how tecnico di questi soggetti, che sono vere e proprie realtà industriali, in un lavoro coordinato di sviluppo di progettualità innovative, mettendo insieme le forze migliori che questo territorio può offrire".
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