Viaggio della memoria 2016, "il dovere di ricordare per comprendere il passato e l'attualitą"
Grande commozione stamani nel Salone consiliare del Comune per l'incontro conclusivo del Viaggio della Memoria a Ebensee, promosso dalla sezione pratese dell’Aned in collaborazione con il Museo della Deportazione e Resistenza di Figline di Prato, con l’Associazione per il gemellaggio Prato-Ebensee e con il contributo del Comune di Prato, della Consulta provinciale degli studenti e della Federazione degli studenti di Prato.
All'incontro, voluto dalla presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi e dall'assessore ai Rapporti con le citta gemellate Benedetta Squittieri, che hanno partecipato al viaggio, hanno partecipato i sindaci di Poggio a Caiano e Vernio Marco Martini e Giovanni Morganti, il presidente di Aned Giancarlo Biagini, l'assessore allo Sport e alle Attivita produttive del Comune di Carmignano Sofia Toninelli, il presidente della Commissione consiliare 5 Cultura e Sociale Gabriele Alberti, le consigliere comunali di Montemurlo Roberta Roberti e Valentina Vespi, Enrico Iozzelli del Museo della Resistenza e della Deportazione di Figline, i rappresentanti della Consulta provinciale degli studenti e i ragazzi delle scuole medie Bartolini di Vaiano e Mazzei di Poggio a Caiano e degli istituti superiori Copernico, Cicognini-Rodari e Livi, che hanno partecipato al Viaggio della memoria.
Ad un anno dal trentennale del patto di gemellaggio che lega Prato alla cittadina austriaca, siglato nel 1987, quella di stamani è stata l'occasione per condividere l’esperienza appena conclusa, anche attraverso la presentazione di foto, video ed elaborati fatti dagli studenti in quei luoghi di dolore in cui anche centinaia di pratesi hanno perso la vita. Non è mancato il richiamo a quanto sta avvenendo ogni giorno nel Mediterraneo con le migliaia di sbarchi di disperati in cerca di una vita migliore e ai confini degli Stati del nord ed est Europa, perche "ciò che è accaduto può ritornare, perchè perdere il passato significa perdere il futuro" - hanno detto gli studenti. «La storia è importante per conoscere il presente - ha affermato la presidente Santi - soprattutto per le giovani generazioni che non hanno vissuto gli orrori avvenuti 70 anni fa. Oggi purtroppo assistiamo al ripetersi di molti errori da parte dell'Europa con respingimenti dei profughi e l'innalzamento di muri e barriere di filo spinato. Abbiamo bisogno di ponti tra i popoli, non di muri». «Il senso dell'incontro di stamani e dello stesso viaggio della memoria è proprio la presenza dei più giovani - ha aggiunto l'assessore Squittieri - Prato ha un grande baluardo di memoria e una grande ricchezza al tempo stesso, che è il Museo della Deportazione di Figline, voluto dalla lungimiranza degli amministratori di allora e di chi ha vissuto sulla propria pelle il dramma dei campi di lavoro e di sterminio. Non è stata una scelta banale nè scontata».
cb
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