Sopralluogo dello studio Rotor per immaginare il padiglione della memoria dell'ex ospedale
Per due giorni, martedì 26 luglio e mercoledì 27 luglio, due architetti dello studio belga Rotordecostruction, hanno compiuto una serie di rilievi e d’indagini nell’edificio dell’ex ospedale Misericordia e Dolce nell’ambito di un workshop in tre fasi, concepito come una sorta di corso di formazione, che dovrebbe portare alla realizzazione di un padiglione o di un edificio, da realizzarsi con materiale recuperato dalla demolizione dell’ospedale e da collocare all'interno del futuro parco, che così, in parte, risorgerebbe letteralmente dalle sue stesse macerie. Il padiglione, insomma, dovrà rappresentare la testimonianza di un processo di demolizione selettiva che si confronta con i processi di recupero e valorizzazione più innovativi in ambito internazionale, sarà il luogo da dove i cittadini potranno seguire le fasi di demolizione dell'ex ospedale e di realizzazione del parco, e sarà il luogo per offrire ai cittadini una raccolta delle memorie oggi presenti nell'edificio.
Nell’ipotesi di lavoro promossa dal Comune, la prima fase è quella che si è svolta negli ultimi due giorni, in cui i Rotordecostruction hanno compiuto un rilievo e un'indagine dettagliata dell'edificio. La seconda fase, si svolgerà in autunno in forma di corso di progettazione nella quale - insieme a progettisti e giovani pratesi, ma si spera anche di imprese dell'area e di altre professioni, da coordinare con gli ordini locali - si ideerà il futuro inserto nel parco, cioè il padiglione o altro tipo di edificio. Infine, l’amministrazione auspica che, accantonati i materiali durante la fase di demolizione, i componenti dello studio possano partecipare anche alla fase di costruzione materiale dell'edificio che avrà carattere di memoria storica dell’ex ospedale e che dovrebbe avere una forma di ulteriore esperienza formativa, questa volta coinvolgendo ulteriori categorie e soggetti, in modo da interessare il più ampio ventaglio di competenze.
Lo studio Rotordecostruction (http://www.rotordeconstruction.be/) è all'avanguardia nello sviluppo di una nuova architettura, basata sul ri-uso completo ed effettivo degli edifici esistenti. Lo studio ha realizzato giù numerosi interventi nel campo della demolizione di qualità e del reimpiego degli elementi in nuovi progetti.
Secondo i Rotordecostruction “il reimpiego senza trasformazione e lavorazione ulteriore dei materiali e dei "pezzi di edifici destinati alla demolizione rappresenta l'orizzonte principale dell'edilizia del futuro. Questa edilizia sarà infatti sempre più costituita del reimpiego dell'esistente compiuto riducendo l'energia utilizzata per il suo reimpiego e prenderà il posto anche del comune riciclo. Nel riciclo infatti i materiali sono sì riutilizzati, ma la trasformazione che essi ricevono richiede ingenti quantità di lavoro e di energie”.
Il reimpiego dello "spolio" delle parti utilizzabili degli edifici esistenti non è certo una pratica nuova nell'architettura, ma anzi la riproposizione ideale e tecnologicamente aggiornata di attività che appartengono alla storia del costruire, si pensi all'architettura bizantina o medievale.
Intanto, prosegue l’iter del concorso di progettazione del parco, con i 10 finalisti che sono impegnati nella definizione dei loro progetti. Il progetto vincitore sarà individuato il prossimo 1 ottobre e sarà presentato alla città nei giorni successisi insieme agli altri 9 progetti finalisti.
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