Stamani la cerimonia per il 606° anniversario della morte di Francesco Datini
E' stata deposta stamani una corona di alloro al monumento a Francesco Datini in piazza del Comune per celebrare il 606° anniversario della morte del mercante simbolo della città: alle celebrazioni, organizzate dal Comune, dalla Fondazione Datini e dalla Casa Pia dei Ceppi, hanno preso parte l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi, con il Gonfalone del Comune, il presidente della Casa Pia dei Ceppi-Palazzo Datini Walter Bernardi, la Sovrintendente archivistica per la Toscana Diana Toccafondi e il direttore dell'Archivio dio Stato Daniele Cianchi. Presenti anche alcuni volontari della Pubblica Assistenza L'Avvenire.
Dopo la deposizione il corteo si è recato alla chiesa di San Francesco per la Messa di suffragio per Datini, sepolto proprio nella basilica.
All'inizio della cerimonia, officiata dal vicario della Diocesi don Nedo Mannucci, ha preso brevemente la parola il prof. Walter Bernardi, presidente della Fondazione Casa Pia dei Ceppi, che ha ricordato "che Francesco Datini ha incarnato come nessun altro nella storia due tratti caratteristici dell'identità di Prato: la fede cristiana impegnata attivamente nelle opere di carità e di beneficenza a favore dei poveri e l'intraprendenza mercantile che gli aveva consentito, lui che era figlio di un modesto taverniere, di creare un vero e proprio impero economico".
cb
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