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Comune di Prato

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18/08/2016 17:57
Polizia Municipale cinesi Polizia municipale Ieri l'operazione con Ispettorato del lavoro e Asl

Sequestrato un immobile a San Paolo usato come dormitorio

Pessime le condizioni igieniche dello stabile, ad uso commerciale, che nascondeva un labirinto di posti letto a servizio di una vicina confezione

Nella giornata di ieri la Polizia Municipale, insieme agli ispettori del lavoro ed ai tecnici della prevenzione della ASL Toscana Centro, ha effettuato un controllo ad un fabbricato a San Paolo di ampie dimensioni e disposto su due livelli: un capannone a piano terra e gli  uffici a piano primo. Al momento dell'accesso gli agenti hanno rinvenuto poche persone all'interno del magazzino: due che stiravano capi invernali mentre altre due persone stavano dormendo negli uffici al primo piano. Ma gli agenti hanno contato 14 dormitori per 26 posti letto, la maggior parte dei quali chiusi con lucchettino personale. Il magazzino era pieno di articoli di abbigliamento da mezza stagione ed invernali, molti capi di buona fattura imbustati e appesi agli stendini in deposito, altri accatastati e molti da rifinire e da cucire. Pochi i macchinari tessili presenti. La Polizia Municipale, tramite le etichette dei capi, ha individuato una ditta a poca distanza quale produttore della maggior parte dell'abbigliamento presente. Gli agenti si sono spostati quindi nella ditta vicina che, nonostante agosto, era in piena attività con molti operai, regolarmente assunti, di nazionalità cinese, i quali hanno tranquillamente dichiarato di dimorare nei vicini locali oggetto del primo accertamento, che però non rispondevano ai requisiti di abitabilità, dato che il complesso immobiliare è ad uso commerciale e direzionale. I dormitori risultavano disseminati ovunque, sia nel fondo commerciale, che nel disimpegno, in cui era un soppalco in legno.  Dall'accesso agli uffici, dissimulato da una scaffalatura che si apriva a soffietto, di fatto si accedeva a un labirinto di stanzette tutte adibite a dormitorio, a parte una grande cucina con pentole di dimensioni "professionali", stoviglie ed alimenti, freschi e conservati, in quantità industriale. Gli  agenti hanno così posto in collegamento lo stabilimento "regolare" , e quindi privo di strutture ad uso dormitorio, pulito e con lavoratori con contratto di assunzione, con l'immobile in pessime condizioni igienico-sanitarie usato promiscuamente per lavorare e per dormire, con due lavoratori al nero, senza alcuna cautela antinfortunistica e antincendio, nonostante fosse stipato di materiale altamente infiammabile. Inevitabile il sequestro dell'immobile e del suo contenuto. I responsabili sono stati deferiti all'Autorità giudiziaria.   

cb

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