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Comune di Prato

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05/09/2016 13:52
sindaco Biffoni Sicurezza L'ordinanza sindacale ordina la messa in sicurezza e la bonifica a carico dei proprietari

Sgombero di via Compagnetto da Prato, la ditta proprietaria dovrà rafforzare recinzione e vigilanza entro 15 giorni

Se le prescrizioni non saranno rispettate contro nuovi ingressi abusivi, sarà il Comune a provvedere con addebito delle spese sostenute

Dopo lo sgombero da parte della Polizia Municipale sabato scorso e la messa in sicurezza dell'edificio in via Compagnetto da Prato n° 28, occupato abusivamente da extracomunitari irregolari e senza fissa dimora, la proprietà dell'immobile, una ditta edile di Prato, dovrà adesso provvedere a proprie spese entro 15 giorni a recintare l'area per impedire nuovi accessi e a vigilare affinchè le barriere non vengano nuovamente rimosse. Lo stabilisce l'ordinanza sindacale emessa dal sindaco Matteo Biffoni, che oltre a disporre lo sgombero già effettuato, dà precise indicazioni ai proprietari per evitare che nuovamente l'edificio diventi luogo di bivacco notturno. In particolare la ditta dovrà provvedere entro appunto 15 giorni dal provvedimento a delimitare la proprietà in modo più sicuro e a "adottare ogni più opportuna misura idonea ad impedire l'accesso a terzi dagli ingressi e dalle finestre". Dovrà inoltre, sempre a proprie spese, pulire e bonificare l'area e vigilare costantemente, anche attraverso strumentazioni tecnlogiche o vigilanza privata, affinchè le opere e le cautele realizzate non vengano rimosse o violate, provvedendo comunque al loro ripristino e ad informare il Comando di Polizia Municipale. In caso di inottemperanza o di inadeguata osservanza delle prescrizioni, saranno gli uffici comunali competenti a provvedere alle azioni necessarie per la messa in sicurezza dei luoghi, senza ulteriore avviso e con addebito alla proprietà delle spese sostenute, fatta salva l'applicazione di eventuali sanzioni che dovessero essere ravvisate. 

Non è la prima volta infatti che le opere vengono rimosse ed avvengono nuove occupazioni irregolari.  

L’edificio, già di proprietà di cittadini cinesi, è stato dichiarato inagibile dal 22/02/2011 dopo ripetuti interventi da parte della Squadra Interforze e in data 24/10/2014 ne fu ordinato il suo sgombero.

cb

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