Convalidato l'arresto per i due uomini fermati sabato scorso dalla Municipale
E' stato convalidato l’arresto dei due albanesi arrestati dalla Polizia Municipale nel tardo pomeriggio di sabato scorso in via San Giovanni, nei pressi del Castello dell’Imperatore. Questa la decisione di ieri del Tribunale penale di Prato.
A carico del cittadino albanese T.E. di anni 19, il Giudice ha disposto la misura cautelare alternativa al carcere degli arresti domiciliari, presso il suo luogo di residenza a Montemurlo, mentre a carico del cittadino albanese N.X. di anni 22, in Italia senza fissa dimora, ha disposto il divieto di dimorare e di venire a Prato, senza sua preventiva autorizzazione.
Sabato 03 settembre u.s., alle ore 19:30 ca. una pattuglia della P.M., mentre transitava in viale Piave, ha visto un giovane lanciare una bottiglia di vetro, da via San Giovanni, aldilà della strada, contro le storiche mura del Castello dell’Imperatore.
La pattuglia si è subito fermata per identificare il giovane ma questi, senza documenti di identificazione, si è rifiutato di declinare le sue generalità e, manifestando un forte stato di agitazione psicomotoria, ha iniziato ad inveire contro gli agenti, insultandoli e minacciandoli, tentando di darsi alla fuga. Gli agenti sono comunque riusciti a fermarlo ed hanno richiesto ausilio ad altri colleghi al fine di accompagnarlo in questura per il fotosegnalamento ma il giovane, di stazza robusta, ha preso a manifestare esternazioni violente contro gli agenti, tant’è che la P.M. operante si è trovata costretta a contenerlo con le manette ma, nel far questo, l’albanese dimenandosi con i gomiti, tirando calci e testate, ha procurato lesioni a tre agenti. Durante l’operazione di ammanettamento, è intervenuto anche N.X. che ha tentato di liberare il connazionale dalla presa degli agenti, tirandoli per le spalle, per le braccia, insultandoli e minacciandoli; lo stesso, ad un certo punto, ha addirittura brandito un cartello stradale mobile e si è diretto contro gli agenti ma è stato prontamente fermato da un ispettore della P.M. e da altre persone presenti.
Sul posto, si è presentata anche una pattuglia della Polizia di Stato che ha prelevato N.X. e, su richiesta dell’ispettore, lo ha accompagnato in Questura per i rilievi dattiloscopici. L’altro albanese invece è stato trasportato in Questura dalla P.M. con auto dotata di cella di sicurezza e, durante il trasbordo, ha danneggiato in modo rilevante tale veicolo prendendo a calci la portiera ed il vetro posteriore. Presso i locali della Polizia Scientifica, T.E. ha continuato a manifestare esternazioni violente contro gli agenti della Polizia Municipale, dimenandosi e tirando testate nel tentativo di sottrarsi al fotosegnalamento, procurando loro lesioni.
Entrambi gli albanesi, dai riscontri della Polizia di Stato, sono risultati avere già precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.
Condotti successivamente presso il Comando di Piazza Macelli, su disposizione del Pubblico Ministero, sono stati tratti in arresto e detenuti all’interno delle celle di sicurezza della P.M..
T.E. ha continuato ad insultare e a minacciare tutti gli agenti presenti, nonchè a sbattersi violentemente contro la porta della cella tant’è che è stato allertato anche il 118 per sedarlo ma questi non solo ha rifiutato ogni cura ma addirittura, alla presenza del medico del 118, ha sputato in faccia all’ispettore che aveva allertato, nel suo interesse, il 118.
I sei agenti feriti, successivamente recatisi al Pronto Soccorso, sono stati refertati con prognosi dai 7 ai 10 giorni, salvo complicazioni, mentre l’ispettore dovrà sottoporsi ad accertamenti presso il Reparto di Malattie Infettive.
Con le sue esternazioni violente all'interno della cella di sicurezza, da sabato sera fino al momento del suo accompagnamento in Udienza, il T.E. ha addirittura provocato rilevanti danni anche alla medesima.
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