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Comune di Prato

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19/09/2016 17:03
Alessi Filippo Ambiente L'iter seguito dal servizio verde pubblico nella verifica

Controllo alberature, procedure ordinarie e casi eccezionali

Da  tempo  il  servizio verde pubblico  aveva individuato  alcune  piante  da abbattere  nell’are a  verde  di pertinenza dell’asilo nido "Orto del Lupo", dove è caduto un leccio. I lavori non  sono  ancora iniziati  e cominceranno a breve, anche a seguito  delle lamentele  di  alcuni  genitori  dei bambini che frequentano la scuola preoccupati  della carenza di ombra.

Il leccio caduto non era  fra le  piante da abbattere perché da un’analisi esterna  non presentava  alcun  segno  di  carie, la corteccia del  fusto non presentava lesioni e la chioma  mostrava  una buona vigoria dell’albero. Solo alla base era presente il corpo fruttiferi di un fungo (Ganoderma lucidum), responsabile della carie  del legno, ma le dimensioni del corpo fruttifero fungino e la vigoria  dell’albero facevano ritenere che la carie fosse in una fase assolutamente iniziale.

Il controllo  delle  alberature pubbliche  viene  eseguito con cadenza  triennale  da personale specializzato mediante  la tecnica del Visual tree assestament; per le piante  che evidenziano potenziali problematiche vengono eseguite indagini strumentali mediante  penetrometro, uno strumento che misura la resistenza del legno.

Seguendo la  logica del risk-menagement  particolare attenzione   viene  posta  nel controllo degli alberi ubicati in luoghi frequentati  anche in caso di forti avversità atmosferiche. quali viali, piazze e  aree a verde di pertinenza di edifici pubblici e scuole. E' comunque necessario precisare che le indagini relative alla stabilità  degli alberi non hanno un’attendibilità assoluta principalmente  per il fatto che è praticamente impossibile eseguire indagini sull’apparato  radicale il cui decadimento, come nel caso del leccio dell'asilo nido, è causa della caduta.

Generalmente il decadimento  dell’apparato radicale è associato a  un deperimento della chioma o a disseccamenti di parte di essa, mentre l’albero in questione aveva una chioma in ottimo stato.

"Occorre prendere atto del fatto che non  sempre è possibile  prevedere la caduta di un albero - spiega Marco Mascelli, responsabile manutenzione verde pubblico -. Situazioni  di  questo tipo sono molto rare e nella mia più che trentennale esperienza ho memoria  di  soli 3 casi analoghi a quello  verificatosi all'asilo di via San Vincenzo: due pioppi in via  Bologna, due ippocastani  in viale  Borgovalsugana e una quercia colossale posta nel giardino privato di  villa Niccolini; in  totale quattro casi a fronte di diverse migliaia di abbattimenti  di alberi  individuati  come potenzialmente pericolosi".

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