"Una scelta in comune", firmato il protocollo per dare il via ad azioni informative e formative sulla donazione degli organi
E' stato sottoscritto questa mattina in palazzo comunale il protocollo d’intesa “Una scelta in comune” tra i comuni della provincia di Prato, la AIDO sezione provinciale di Prato, la AUSL Toscana Centro e la AUSL Toscana Sud Est, quest'ultima in qualità di ente incaricato dalla Regione Toscana.
Il Protocollo è stato firmato dall'assessore ai servizi demografici del Comune di Prato Benedetta Squittieri, dal sindaco di Poggio a Caiano Marco Martini, dal sindaco di Vernio Giovanni Morganti, dal vice sindaco di Carmignano Federico Migaldi, dall'assessore al Comune di Montemurlo Luciana Gori, dal sindaco di Vaiano Primo Bosi, dal sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno, dal presidente di Aido sezione provinciale di Prato Matteo Giachi, da Sara Bagatti coordinatrice del servizio donazione organi Asl Toscana Centro e da Anna Nativi coordinatrice di Area Vasta Asl Toscana Sud Est.
L’obiettivo del protocollo è quello di diffondere sul territorio la cultura della raccolta delle espressioni di volontà da parte dei cittadini per la donazione degli organi e dei tessuti per abbattere le liste di attesa per chi sta aspettando un organo salva vita.
"La firma del protocollo di questa mattina - hanno affermato l'assessore ai servizi demografici Benedetta Squittieri e l'assessore alle Politiche sociali Luigi Biancalani - rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto ad un percorso che abbiamo già intrapreso nei mesi scorsi. Riteniamo che le azioni volte a far crescere la consapevolezza di tutti i cittadini, a partire dagli studenti, sia la parte più importante, e siamo contenti di poter lavorare tutti insieme per creare percorsi di formazione per gli operatori e occasioni di informazione per la cittadinanza per questo fine".
Tra le azioni individuate è prevista l'attivazione di specifici percorsi formativi concordati e rivolti alle scuole superiori del territorio della Provincia di Prato e agli studenti del Polo Universitario “Città di Prato” PIN. In futuro saranno organizzate anche iniziative pubbliche nelle piazze per la divulgazione verso i cittadini.
Tutti i cittadini maggiorenni in possesso di carta di identità, i cittadini stranieri con regolare documento di riconoscimento e tessera sanitaria validi, possono, in qualunque momento, esprimere la propria volontà al consenso o al diniego sulla donazione di organi e tessuti, firmando un modulo che viene rilasciato presso gli uffici anagrafe.
La particolarità che distinguerà tutti i comuni toscani è che la raccolta di volontà non sarà circoscritta solo al momento del rinnovo del documento d’identità: ogni cittadino residente sul territorio nazionale potrà esprime, sempre presso le sedi comunali la loro volontà, in materia di donazione di organi, in qualsiasi momento lo vorrà fare e al di là del rilascio del documento.
Questa volontà potrà essere variata in qualsiasi momento semplicemente rivolgendosi all’Ufficio Anagrafe, presso il quale si è manifestata la prima volontà, in uno degli uffici dislocati su tutto il territorio nazionale, anche presso gli uffici della AUSL preposti e nelle sedi dell'AIDO, che dovranno provvedere a comunicare tale variazione al Centro Nazionale Trapianti.
"E' importante che le persone siano preparate - ha affermato la dottoressa Sara Bagatti, coordinatrice del servizio donazione organi Asl Centro - Avere il consenso permette ai medici di guadagnare quel tempo che spesso è fondamentale per il trapianto di un organo. Ed evita anche alla famiglia di dover prendere una decisione così delicata in un momento già di per se molto difficile. In Toscana la media dei donatori è la più alta d'Italia e anche a Prato le percentuali sono molto alte".
Soddisfazione per la firma del protocollo e la strada intrapresa è stata espressa anche da Matteo Giachi, presidente di Aido sezione provinciale di Prato: "la nostra missione principale è da sempre quella di diffondere la cultura della donazione di organi e avere a fianco in questo percorso le amministrazioni locali e l'azienda sanitaria sicuramente aiuta molto".
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