Sottopasso di via Ciulli, il tribunale conferma il sequestro preventivo
Il sottopasso di via Ciulli non potrà essere riaperto al traffico. Il tribunale di Prato, infatti, ha respinto l’istanza di appello presentata dal Comune di Prato in opposizione alla decisione del giudice di primo grado che, il 25 maggio di quest’anno, aveva respinto la richiesta di dissequestro del sottopasso. Il sindaco Matteo Biffoni aveva espresso in udienza l'impegno dell'amministrazione per mettere in sicurezza il sottopasso, facendo presente le necessità sia sei residenti sia delle imprese presenti nella zona di avere disponibile quel passaggio.
Secondo il collegio di giudici che ha respinto l’istanza di appello, i lavori proposti dal Comune per la messa in sicurezza dell’opera non sono sufficienti ad eliminare il rischio che possa ripetersi un evento tragico come quello del 15 ottobre 2010, in cui tre donne di nazionalità cinese annegarono, intrappolate nella loro auto, a causa dell’allagamento del sottopasso, e chiede di realizzare anche una cassa di espansione, con un costo stimato di un milione e mezzo di euro.
Resta in vigore, quindi, il sequestro preventivo, deciso il 6 novembre 2013, dopo una prima fase di sequestro probatorio.
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