salta la barra


Comune di Prato

 indietro
07/11/2016 16:23
pasquinelli Polizia municipale L'intervento della Polizia municipale e di Arpat

Sigilli ad una stamperia cinese abusiva al Soccorso

La ditta è risultata non pagare la tassa di smaltimento sui rifiuti urbani ed assimilati agli urbani. Sono stati rinvenuti al lavoro anche due clandestini

Proseguono i controlli  interforze sulle aziende produttive ad impatto ambientale finalizzati al controllo e alla verifica su larga scala di tutti i profili correlati alla normativa in materia, quali violazioni alla normative antincendio, di prevenzione e sicurezza ed igiene dei luoghi di lavoro nonché sugli aspetti circa immigrazione e sfruttamento della manodopera clandestina.

A finire nel mirino degli operatori questa volta è stata una stamperia cinese che lavorava in assenza di qualsiasi autorizzazione ambientale. La sede operativa dell'attività al Soccorso non era mai stata dichiarata in Camera di Commercio, risultando presente solo la sede legale nella zona del Macrolotto Zero.

L’attività era svolta all’interno di un capannone dove, al momento del controllo, era in funzione una macchina per stampa tessuto dalla quale fuoriusciva un densa nube di fumo maleodorante.

Il processo di stampa digitale, a mezzo di numerosi plotter, avveniva mediante l’utilizzo di coloranti liquidi privi di alcuna etichettatura CE e riportanti marchi con ideogrammi cinesi. Le cartucce ricaricabili di tali macchinari, contenenti residui di sostanze chimiche coloranti, erano lavati all’interno dei box doccia dei servizi igienici generando così uno scarico di sostanze chimiche che finivano poi nella pubblica fognatura.   

La ditta non risultava pagare la tassa di smaltimento sui rifiuti urbani ed assimilati agli urbani. Sono stati rinvenuti al lavoro anche due clandestini, le cui dovute pratiche di identificazione sono state prese in carico dalla Polizia Municipale.   

Numerose violazioni contestate anche da parte del personale dei Vigili del Fuoco e dell’Ispettorato del Lavoro. Sono stati apposti i sigilli all’azienda per assenza di autorizzazioni all’emissioni in atmosfera e per aver effettuato uno scarico di acque reflue industriali in assenza della prescritta autorizzazione e la titolare, W.X, cittadina cinese di 36 anni,  è stata deferita all’autorità giudiziaria per violazione alla normativa ambientale.

1473/16

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina