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Comune di Prato

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16/11/2016 10:20
Alessi Filippo Ambiente Nessuna ipotesi di un digestore a Casale, per la prima volta si lavora a una soluzione alternativa al termovalorizzatore di Baciacavallo

Biodigestore, sindaco e assessore rispondono ai rappresentanti del Comitato

"Rimaniamo esterrefatti davanti alle parole del Comitato ambientale difendiamo la nostra salute Prato Sud.  Questi rappresentanti o non capiscono le parole dichiarate e riportate da La Nazione, oppure strumentalizzano. Da sempre incontriamo i cittadini, è nostro dovere e ci fa piacere farlo, ma davanti a una caparbia volontà di non volere capire (o di capire solo ciò che si vuole) nemmeno parole scritte è evidente che il Comitato non è interessato al confronto serio, ma alla polemica. Detto questo, ripetiamo per ulteriore chiarezza quanto già riportato dalla stampa: la pronuncia del Tar sull’inceneritore di Case Passerini non mette in alcun modo in discussione la presenza di questo impianto nella nostra città, sia perché gli accordi firmati dalle amministrazioni sono state diverse, sia perché  il Comune di Prato  non è disponibile a ospitare questo tipo di impianto sul proprio territorio dove già insiste il termovalorizzatore di Gida (a Baciacavallo). Il Comune di Prato e Gida, inoltre, stanno lavorando nella direzione di un digestore anaerobico che andrebbe a collocarsi sempre a Baciacavallo perché si tratta di un impianto che ha le stesse funzioni dell’attuale termovalorizzatore, ma con caratteristiche tecniche e di tutela dell’ambiente completamente diverse. Gida non ha in alcun modo escluso la realizzazione del digestore anaerobico al posto del termovalorizzatore, sul quale tutti i soci si confrontano in attesa del completamento degli studi di fattibilità, necessari e imprescindibili per una sostituzione in toto dell’impianto. Per la prima volta nella storia di questa città si sta lavorando a una soluzione diversa dal termovalorizzatore. Peccato che alcuni cittadini, sotto la sigla del “Comitato ambientale difendiamo la nostra salute Prato Sud” invece di accogliere con interesse questo cambio di passo continuano a strumentalizzare tutto. Nessuno poi ha parlato di riposizionare il digestore a Casale, per il fatto che si tratta di un'ipotesi inesistente, mentre si è parlato di un biodigestore dove esiste l’attuale termovalorizzatore. Infine, incomprensibile la “minaccia alla salute” sventolata dal Comitato, visto che la soluzione del biodigestore è la più ecologica oggi possibile. Questa amministrazione non si è mai defilata da incontri né pubblici né privati, ma certamente non è disposta a discutere con chi non vuole ascoltare: il tempo è un valore prezioso, da investire proficuamente".

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