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Comune di Prato

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25/11/2016 14:58
Mangani Simone Cultura Prato Festival 2016. Martedì 29 e mercoledì 30 novembre, 21.15

"Proteggimi" di Metropopolare Teatro inaugura le ristrutturate CELLE FRIGO di Officina Giovani

L'assessore Simone Mangani: "Un’occasione per vedere, fuori dalla casa circondariale della Dogaia, un collettivo che da anni porta avanti un progetto professionale"

La compagnia Teatro Metropopolare e l’assessorato alla cultura presentano Proteggimi, primo appuntamento del Prato Festival 2016.

Il collettivo Metropopolare dal 2008 lavora stabilmente all’interno del carcere pratese, dove ha creato un laboratorio permanente di ricerca e produzione teatrale in cui lavorano attori detenuti e artisti del collettivo. Lo spettacolo vede la collaborazione del Teatro Metastasio di Prato ed ha come protagonisti gli attori detenuti della Casa Circondariale La Dogaia di Prato, affiancati da attori professionisti.

Proteggimi è uno spettacolo che trae spunto dalla vita del drammaturgo statunitense Tennessee Williams e dalle sue opere. Il gruppo, composto da anni da detenuti-attori e da professionisti, ha lavorato ad una vera e propria riscrittura originale, frutto di un lungo lavoro di studio e di confronto.

La tappa pratese è uno dei tanti appuntamenti previsti per la stagione. Oltre a proseguire il suo impegno all'interno del carcere e nelle scuole della Toscana – dove Metropopolare lavora da anni a percorsi laboratoriali rivolti a ragazzi e insegnanti – la compagnia è stata ospite, lo scorso ottobre,  della terza edizione della rassegna Destini Incrociati, un'iniziativa fortemente voluta dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e organizzata dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere.

“Proteggimi è un’occasione pressoché unica – commenta l’assessore alla cultura Simone Mangani – un’occasione per vedere, fuori dalla casa circondariale della Dogaia, un collettivo che da anni porta avanti un progetto professionale. Ci è sembrato giusto inaugurare le ristrutturare Celle-Frigo, ovvero lo spazio più suggestivo degli ex Macelli, con uno spettacolo nato dove per definizione difficilmente alberga la bellezza” 

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