Oltre 19,5 milioni di euro per il sociale nel 2016
Ammonta a 19.552.441 euro la cifra spesa nell'arco del 2016 dai Servizi sociali del Comune, di cui 15.140.090 coperti con risorse proprie e 4.712.351 con trasferimenti statali o regionali. Il bilancio delle varie voci che compongono il capitolo è stato tracciato stamani dall'assessore alla Salute e alle Politiche sociali Luigi Biancalani: «Come dimostrano i numeri, il Comune di Prato è uno degli enti che spende maggiormente per il sociale e ha una delle incidenze più alte sul bilancio di tutta la Toscana - afferma l'assessore Biancalani - Il mantenimento della qualità e della quantità dei servizi resi ai cittadini su sociale e sanità conferma il nostro impegno al fianco della città in questo periodo di difficoltà». Precedendo il Governo, che sta lavorando alla creazione del Reddito Inclusivo sociale nel 2018, il Comune di Prato si è dimostrato all'avanguardia dotandosi già dello strumento "Prato solidale", un sostegno economico ulteriore per chi è in difficoltà, che va ad integrare le misure del Sostegno di Integrazione Attiva erogato dallo Stato, partito il 2 settembre, che prevede maglie di intervento piuttosto strette: reddito familiare fino a 3.000 euro, presenza di figli minori e nessuna proprietà, compresa l'auto. Le domande presentate sono state 400, di cui 100 accolte.
Tornando al bilancio 2016 del sociale, più o meno la cifra devoluta a sociale e sanità ricalca quella dell'anno scorso. Oltre 5 milioni sono stati spesi per anziani ed handicap, tra cui il servizio di assistenza domiciliare (3.336.000), e i contributi di cura (740mila); 1.281.991 sono andati ai contributi di integrazione al reddito, tra cui i contributi per il pagamento dell'affitto (373mila), i contributi per l'abbattimento delle barriere architettoniche (84mila) e per l'abbattimento dei mutui casa (102mila). A questi si aggiungono 1.881.860 per l'assistenza alloggiativa, con 775.550 euro spesi per oltre 700 persone quest'anno rimaste senza un tetto sulla testa, un numero di leggero aumento rispetto all'anno scorso, proseguendo il trend di crescita dal 2012 ad oggi, più 556.300 per i contributi scanso sfratto, 390mila per prestazioni di servizio per emergenza alloggiativa in strutture di accoglienza, dei quali 90mila euro grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, e 150mila per contributi economici a beneficio di famiglie indigenti in immobili Ater di proprietà comunale.
5.787.000 euro sono stati spesi come corrispettivi alla Asl pratese per le funzioni delegate e le prestazionbi di servizio per i 580 anziani ospitati nelle Residenze sanitarie di assistenza, di cui il Comune sostiene la quota sociale.
1.300.000 euro sono andati all'inclusione sociale, che comprende varie voci, tra cui le borse lavoro e gli interventi per il reinserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati (507mila), i trasferimenti alle associazioni per l'inserimento degli anziani in servizi di pubblica utilità (240mila), mensa e dormitorio (195mila), strutture di accoglienza a bassa soglia per svantaggiati (285mila ), contributi ad associazioni del terzo settore (325mila).
Per i minori la cifra devoluta nel 2016 sfiora i 4 milioni di euro (3.947.550), tra cui le rette per le strutture di accoglienza (oltre 2 milioni), disagio giovanile (476mila), contributi per affidamenti familiari (350mila), rette di ricovero giovani in struttura (698mila) e rette per gestanti o madri con figli in strutture residenziali (149.550).
Infine ci sono i 210mila euro conferiti alla Società della salute per le spese di funzionamento. Questa dal 1° febbraio scorso è passata dalla fase di programmazione a quella di gestione. Nell'arco di quest'anno sono stati aggiunti 12 letti in più per le cure intermedie nella Palazzina ovest dell'ospedale vecchio, è stato incrementato il progetto "Dopo l'Ospedale meglio a casa" e sono stati inaugurati i nuovi distretti sanitari di Montemurlo, Carmignano e Vernio. Inoltre la Sds è riuscita ad ottenere 2 milioni di contributi per le proprie attività da varie istituzioni: 1 milione attraverso il Fondo Sociale europeo per la formazione e l'avvio di tirocini di lavoro per 150 disabili in due anni e 1 milione suddiviso per il bonus di assistenza domicilaire alle persone non autossuficienti Home care premium di Inps, e per i progetti della Regione Toscana contro la povertà alimentare, Outsiders operarori di strada contro l'uso e le dipendenze di sostanze stupefacenti nelle aree sensibili del centro storico, di PIPPI a sostegno dei minori (programma di intervento multidimensionale promosso dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l' Università di Padova – Dipartimento Scienze dell'Educazione, rivolto a famiglie che si trovano a dover fronteggiare situazioni impegnative in cui può risultare difficile e complicato il compito di garantire ai figli un livello di benessere durante il delicato e naturale processo di crescita e sviluppo) e a sostegno delle gravissime disabilità.
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