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Comune di Prato

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09/01/2017 12:41
Faltoni Monia Bilancio La manovra finanziaria approderā sui banchi del Consiglio comunale per la discussione entro fine mese

Il Comune presenta il Bilancio di previsione 2017/2019: 124 mln per opere pubbliche, scuola e sociale e nessun aumento della pressione fiscale

Le opere pubbliche ammontano a 97 mln in tre anni, di cui la metā nel 2017, oltre a 33,5 mln per sociale e 20 per la scuola. Un punto fermo č la lotta all'evasione fiscale: nel 2016 recuperati 6,5 mln, l'obiettivo č 8 mln nel 2017.
 

Approderà sui banchi del Consiglio comunale entro fine mese il Bilancio di previsione 2017/2019, già approvato dalla Giunta il 30 dicembre scorso: a caratterizzare la manovra finanziaria del Comune saranno 124 milioni di investimenti nel triennio (€63.740.285 nel 2017), di cui oltre 97 milioni per il Piano delle Opere pubbliche (49 milioni di euro nel 2017), 33,5 milioni di euro per il sociale e le famiglie, più 20 milioni per il sostegno dell'istruzione e del diritto allo studio - 2,3 milioni in più di stanziamento rispetto all'anno scorso - e nessun aumento di tasse e tributi, a fronte del mantenimento delle agevolazioni Tari per famiglie a basso reddito e imprese giovanili e start up, dell'azzeramento delle tariffe Cosap di occupazione del suolo pubblico per i pubblici esercizi e con qualche novità in più in termini di riduzione Tari per le attività commerciali e produttive di beni alimentari che donano cibo a persone indigenti (-5% sulla parte variabile), contro lo spreco alimentare, e per le scuole paritarie senza fini di lucro (-20%).

Ad illustrare il Bilancio stamani è stata l'assessore alle Politiche finanziarie Monica Faltoni, che ha sottolineato che le parole d'ordine della manovra di quest'anno sono investimenti, innovazione, coesione, solidarietà e piano strategico per la valorizzazione delle periferie: «Abbiamo centrato anche quest'anno l'obiettivo di presentare il bilancio ad inizio anno, accedendo così alle agevolazioni messe in palio dalla Legge di bilancio per gli enti virtuosi che approvano il previsionale entro il 31 gennaio. Questo ci permette comunque di guadagnare tempo investendo le risorse per la realizzazione degli interventi sul territorio. Abbiamo aumentato i fondi per la scuola e il sociale e per il periferie abbiamo destinato oltre 46 milioni di euro in tre anni per la riqualificazione urbana, la viabilità, la sicurezza stradale e la tutela ambientale. Gli interventi saranno decisi insieme alle comunità dei vari territori, proseguendo quella campagna di ascolto che la giunta ha messo in campo fin dal suo insediamento». Per la valorizzazione delle piazze cittadine nel 2017 ci sono gli interventi a Grignano e San Giusto (250mila euro), più oltre 1,5 milioni per la riqualificazione degli spazi urbani. «Un altro obiettivo centrato è quello della lotta all'evasione fiscale - prosegue Faltoni -  Nell'anno appena concluso sono stati recuperati 6,5 milioni di euro tra Ici, Imu, Cosap e Imposta sulla pubblicità, più di quanto era stato preventivato e oltre il doppio rispetto al 2011, mentre per il 2017 il traguardo è di 8 milioni di euro, di 9 nel 2018 e di 10 nel 2019».

Le entrate correnti del Comune ammontano a 214 milioni, mentre le spese correnti sono di 205 milioni, più 11 milioni per le spese di rimborso prestiti, le entrate in conto capitale sono di 47 milioni, le entrate da indebitamento 11 milioni, le spese per investimenti 63.740.000 eiro, con un fondo pluriennale vincolato e avanzo degli esercizi precedenti di 8,7 miloni. Di queste le principali voci di entrata sono costituite dall'Imu (44,3 milioni), dalla Tari (45 milioni), dai trasferimenti dello Stato (30,7 milioni), dall'addizionale Irpef (11,4 milioni), dal recupero dell'evasione dei tributi (8 milioni) e dalle multe (16 milioni). L'importo della Tasi è di soli 200mila euro perchè il Comune l'ha già eliminata l'anno scorso per le abitazioni principali lasciandola solo per gli immobili destinati dalle imprese costruttrici alla vendita e non locali e per quelli rurali ad uso strumentale.

 Il totale degli investimenti è di 124 milioni in tre anni. Per la scuola ci sono quasi 9 milioni di interventi, tra cui nel 2017 la scuola materna di Ponzano (2 milioni), l'ampliamento della scuola di Casale (600mila), l'ampliamento della materna di via Cefalonia a Maliseti (550mila); per lo sport quasi 10 milioni, tra cui il nuovo palazzetto di via Galcianese (2,5 milioni), riqualificazione dello stadio Lungobisenzio (2,4 milioni), della piscina di via Roma (2 milioni), del campo sportivo Rossi di Santa Lucia (500mila euro) e del pattinodromo di Maliseti (650mila); € 5.250.000 per la Cultura, dove fanno la parte del leone il Museo Pecci per la sistemazione dell'anfiteatro e della parte "vecchia" del Polo museale (1,4 milioni), la realizzazione della manifattura del cinema all'ex Conservatorio di Santa Caterina (2 milioni) e la riqualificazione della scuola di musica (950mila euro). Per gli interventi storico-monumentali 2,5 milioni di euro, quasi 5 milioni per il sociale, tra cui € 1.150.000 per l'emergenza alloggiativa, 1,9 milioni per la realizzazione di edifici Epp in via della Fonderia, 810mila per il condominio solidale EPP in via Meoni e 750mila per la realizzazione del Centro socio-sanitario a San Paolo.

Per la viabilità e la mobilità sostenibile i molteplici interventi ammontano a 9 milioni solo nel 2017, più € 1.500.000 per sicurezza stradale ed illuminazione.

Ecco poi gli 8 interventi strategici: realizzazione Parco ex ospedale Misericordia e Dolce (€ 7.120.000), Progetti di riqualificazione urbana delle aree degradate finanziati con i fondi governativi Pad e Prius per Bastione delle Forche e Palazzo Pacchiani (4,2 milioni), il Parco fluviale del progetto Riversibility (€1.856.000), il Piano di Innovazione Urbana Piu al Macrolotto 0 ( 8,4 milioni) la manifattura del cinema (2 milioni) e la realizzazione delle strade complanari al raddoppio della Declassata al Soccorso da realizzare quest'anno (9,9 milioni di euro). 

Ecco la sintesi della manovra tributaria:

Imu.

Le aliquote non subiscono alcuna variazione rispetto al 2016  

1. abitazioni principali classificate catastalmente nelle categorie A/1, A/8 e A/9: aliquota pari a 6 per mille e detrazione pari a 200,00 2. immobili ad uso produttivo appartenenti alle categorie catastali D: per questa tipologia di immobili l’imposta deve essere versata in parte allo Stato ed in parte al Comune; l’aliquota complessiva è pari all’1,06 per cento ed è così suddivisa: maggiorazione di aliquota spettante al comune pari allo 0,3 per cento - quota spettante allo stato aliquota dello 0,76 per cento, 3. immobili diversi dai precedenti: aliquota ordinaria pari all’ 1,06 per cento.   Aliquote agevolate: 1. immobili appartenenti alla categoria D7 utilizzati direttamente dal proprietario soggetto passivo IMU per lo svolgimento dell'attività produttiva: per questa tipologia di immobili la maggiorazione di aliquota spettante al comune è stabilita nella misura dello 0,26 per cento (aliquota complessiva 1,02 per cento); 2. per immobili appartenenti alle categorie C3 e C1 utilizzati direttamente dal proprietario soggetto passivo IMU per lo svolgimento dell'attività produttiva e/o commerciale: Aliquota 1,02 per cento.  È inoltre previsto: - l’abbattimento del 50% della base imponibile per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse comodato dal soggetto passivo (comodante) ai parenti in linea retta entro il primo grado, vale a dire genitori e figli (comodatari), che le utilizzano come abitazione principale. La norma stabilisce inoltre che per poter usufruire della riduzione devono verificarsi le seguenti condizioni: •che il contratto sia registrato; •che il comodante possieda un solo immobile in Italia; •che il comodante risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato. Il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante, oltre all'immobile concesso in comodato, possieda nello stesso comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione sempre delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. - per gli immobili locati a canone concordato di cui alla Legge 9/12/1998 n. 431 l’imposta si determina applicando l’aliquota stabilita dal comune nella misura del 75% quindi con una riduzione del 25%.

Tasi. 

Non ci sono modifiche rispetto al 2016.  Il Comune di Prato ha deciso di applicare la TASI unicamente su gli immobili per cui l’IMU non è dovuta, ovvero:  1. fabbricati costruiti e destinati dalle imprese costruttrici alla vendita, fin tanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati - Aliquota 2,5 per mille 2. fabbricati rurali ad uso strumentale di cui al comma 8 dell’articolo 13 del del D.L. 201/2011. In questo caso il pagamento è dovuto non solo dai proprietari e dai titolari di diritto reale di godimento (abitazione, usufrutto, uso, superficie ed enfiteusi) nella misura del 90%, ma anche da eventuali occupanti a qualsiasi titolo (ad esempio affittuario o comodatario) nella misura del 10% - Aliquota 1,00 per mille  Si ricorda che dall’anno 2016 la TASI non è dovuta sull’abitazione principale e sulle unità immobiliari ad essa equiparate e relative pertinenze, così come definite ai fini IMU.

Tari.  Le tariffe resteranno sostanzialmente invariate, ci saranno solo minimi aggiustamenti (- 0,08% per il domestico ed un +0.38% per il non domestico) legati a variazioni nei costi a seguito anche della deassimilazione dei rifiuti tessili prevista a partire dal 2017 dal regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati, per la raccolta differenziata dei rifiuti e di altri servizi di igiene ambientale.  Sono confermate anche per il 2017 le agevolazioni sociali e per start up e imprenditoria giovanile per un importo massimo di euro 300.000,00.  Le agevolazioni sociali sono concesse alle seguenti condizioni: 1. Residenza nel Comune di Prato da almeno un anno alla data di presentazione della domanda di agevolazione; 2. Inesistenza di morosità per annualità pregresse; 3. Reddito ISEE pari o inferiore a 7.500,00 (esenzione totale della sola quota variabile della tariffa); 4. Reddito ISEE tra 7.500,01 e 12.500,00 (esenzione parziale fino ad un massimo del 30% della sola quota variabile della tariffa). Le agevolazioni per le utenze non domestiche sono le seguenti:  AGEVOLAZIONI PER START UP INNOVATIVO - esenzione totale della parte variabile della tariffa  Possono accedere le imprese iscritte nella sezione speciale del registro delle imprese riservata allo start up innovativo.  AGEVOLAZIONI PER IMPRENDITORIA GIOVANILE - esenzione fino al 70% della parte variabile della tariffa.  Possono accedere i contribuenti in possesso dei seguenti requisiti: 1.età compresa tra 18 e 36 anni 2.aver costituito nell’anno 2017 una nuova società sotto forma di s.n.c. - s.a.s -  s.r.l. - s.p.a. - s.a.p.a. - s.s. - cooperative e piccole cooperative 3.deve trattarsi di una nuova iniziativa e non di un ampliamento, ammodernamento, riconversione o ristrutturazione di iniziative precedenti 4.attività svolta nei settori legati alla produzione di beni in agricoltura, artigianato e industria, commercio e fornitura di servizi alle imprese (sono esclusi i servizi alle persone e alle amministrazioni pubbliche)  RIDUZIONI PER PRODOTTI ALIMENTARI OGGETTO DI DONAZIONE  Nel Regolamento è stata prevista, ai sensi dell’art. 17, legge 166/2016, per le utenze non domestiche relative ad attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, che producono o distribuiscono beni alimentari, e che a titolo gratuito cedono, direttamente o indirettamente, tali beni alimentari agli indigenti e alle persone in maggiori condizioni di bisogno ovvero per l'alimentazione animale, la possibilità di applicare un coefficiente di riduzione della parte variabile della tariffa in relazione alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione.  Tali coefficienti sono annualmente approvati nell’ambito delle riduzioni ambientali; per l’anno 2017 sono previste le seguenti riduzioni: riduzione del 5% sulla parte variabile della tariffa al raggiungimento del 70 % di quantità di beni alimentari ceduti a titolo gratuito rispetto alla quantità di rifiuti prodotti, calcolati utilizzando l'indice di produzione Kd. (Indice di produzione Kd per i mq di superficie)  RIDUZIONI PER SCUOLE PARITARIE SENZA FINI DI LUCRO All’interno delle riduzioni ambientali è stata prevista una riduzione del 20% della parte variabile per gli istituti scolastici paritari senza fini di lucro a condizione che abbiano attivato percorsi formativi volti a promuovere il riciclo dei rifiuti e in base alla realizzazione concreta delle raccolte differenziate eseguite all'interno degli istituti stessi con la previsione di verifiche da parte dell'ente gestore.  Si precisa che le ultime due tipologie di riduzioni verranno concesse nel 2018 in base alle certificazioni relative al 2017.   Infine è stato inoltre adeguato il regolamento a seguito della deassimilazione dei rifiuti tessili.

COSAP  

Azzerate le tariffe per le occupazioni di suolo pubblico effettuate da gestori di pubblici esercizi.

cb

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