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Comune di Prato

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27/01/2017 13:53
Lavori Pubblici Presentato stamattina in Comune il progetto definitivo: l'investimento č di 1.168.000 euro

Con la nuova piscina riabilitativa nasce in via Roma un polo sportivo e sanitario delle attivitā in acqua

L'edificio č distribuito su tre livelli, con vasca di 12m x 6m e tre diverse profonditā a seconda delle esigenze riabilitative, palestra e sala massaggi, impianti di filtraggio e centrale termica nel piano interrato.

E' stato presentato stamani il progetto per la nuova piscina riabilitativa di via Roma, accanto all'impianto comunale già esistente, che dopo 10 anni dalla chiusura della struttura di via Arcangeli nasce dalla volontà di colmare la carenza di offerta di servizi e attività terapeutiche e riabilitative di soggetti “deboli” (anziani, disabili motori e sensoriali, persone affette da varie patologie croniche o da disturbi intellettivi e relazionali). L'opera è stata illustrata stamani dal sindaco Matteo Biffoni, dall'assessore ai Lavori Pubblici Valerio Barberis e dai progettisti Luca Piantini e Francesca Logli. La collocazione dell'impianto, accanto alla piscina di via Roma e all'interno del Parco dell'ex Ippodromo, determinerà la nascita di un polo sportivo e sanitario legato all’attività acquatica, uno spazio flessibile destinato a diverse problematiche e diverse esigenze riabilitative, vicino a importanti arterie viarie locali e metropolitane, quali via Roma e la Declassata, con parcheggi già esistenti e servizio Lam di trasporto pubblico. La facilità di accesso può estendere il raggio di utenza oltre l'ambito cittadino verso i territori limitrofi. L'edificio è distribuito su tre livelli con blocco di ingresso su via Roma da cui si accede all'area amministrativa e infermieristica, agli spogliatoi e alla vasca di 12m x 6m, con tre diverse profondità, 1,20 m, 1,50 m e 1,80 m, per terapie progressive o differenziate; al piano primo la sala fisioterapica riabilitativa con gli ambienti accessori e al piano interrato tutti gli impianti. L'investimento per il Comune è di 1.168.000 euro, di cui 600mila finanziati dalla Regione Toscana: «E' un edificio socio-sanitario molto importante  che si aggiunge alle altre piscine comunali sul territorio dando risposta ad un'esigenza molto sentita di avere una piscina ed una palestra riabilitativa - Dicono il sindaco Biffoni e l'assessore Barberis - Un altro aspetto è quello del potenziamento della struttura di via Roma con questa struttura dedicata all'aspetto socio-sanitario nell'ambito di un ragionamento complessivo che l'Amministrazione comunale sta applicando, in virtù del quale importanti funzioni pubbliche vengono portate nelle periferie e nelle frazioni. Da sottolineare anche la grande qualità architettonica dell'intervento, che identifica chiaramente come pubblico l'edificio». La piscina Gescal di via delle Gardenie finora riesce solo in parte ad assorbire la grande domanda di posti per varie problematiche e livelli di disabilità, comunque in coabitazione con i corsi di nuoto per bambini e adulti.

La gara d'appalto è in corso di svolgimento e i lavori inizieranno al più tardi a settembre. La durata prevista è di 15 mesi.

Ecco le caratteristiche tecniche della nuova piscina riabilitativa.

L'elemento ordinatore del progetto è la vasca natatoria: attorno ad essa si sviluppano gli spogliatoi e gli altri servizi accessori. Al piano primo, raggiungibili direttamente dall'atrio, trovano collocazione le sale fisioterapiche destinate ad accogliere una serie di attività riabilitative connesse con la piscina, o parzialmente autonome, secondo le esigenze terapeutiche dell'utenza.

Gli utenti ed il personale accedono da un porticato che protegge l'ingresso principale, dove sono collocati i servizi di accoglienza e supporto agli utenti della piscina ed ai loro accompagnatori.

Una porzione dell'edificio esistente, collegata alla hall tramite un corridoio vetrato, è riservata al locale di primo soccorso, con superficie pari a 15,55 mq, dotato di propri servizi igienici, e con agevole accesso sia dal piano vasca che direttamente dall'esterno (mediante porta esistente).

L'accesso, l'infermeria e gli spazi pertinenziali, ciascuno per i propri parametri, rispettano i requisiti di aerazione e illuminazione naturale.

Dall'atrio di accesso, l'utente è guidato verso i locali spogliatoi a servizio della piscina, suddivisi in tre gruppi:

-         una coppia di spogliatoi speciali, anche ad uso promiscuo, provvisti di lettino ad altezza variabile e servizio igienico esclusivo, a disposizione di utenti con accompagnatore o con particolari handicap;

-         spogliatoi utenti, divisi per sesso;

-         spogliatoi per il personale della piscina;

Il dimensionamento degli spazi spogliatoio è stato effettuato considerando un uso contemporaneo da parte di 6-8 utenti/h ed altrettanti istruttori-fisioterapisti, escludendo dunque un calcolo teorico di utilizzo in base alla superficie dell'acqua della piscina, come definito dalle norme per le piscine sportive.

Ogni locale spogliatoio è dotato di servizi igienici e docce realizzate in apposito locale, ed accessibili anche da parte di utenti disabili.

Le superfici del pavimento e delle pareti (almeno fino all'altezza di 2,00 m) saranno lavabili.

I locali spogliatoio, in ordine al principio di garanzia della privacy, non hanno affacci diretti sull'esterno. Pertanto l'illuminazione e l'aerazione, nonché il confort igrotermico, sono garantiti artificialmente attraverso gli impianti posizionati all'interno della controsoffittatura.

Sala piscina riabilitativa. La sala della piscina riabilitativa contiene tutti gli spazi destinati alle attività natatorie o di attività acquatica accessibile unicamente in uscita dagli spogliatoi. Il piano vasca ha una superficie di circa 155 mq, un'altezza libera interpiano è pari a 3,70 m, ed è concepito semplicemente come uno spazio versatile da utilizzare per le attività riabilitative e di riscaldamento pre-immersione e per la sorveglianza degli utenti da parte del personale addetto. In uno dei lati lunghi è stato previsto un camminamento ribassato di 90 cm rispetto al piano vasca, dotato di oblò per consentire un monitoraggio ottimale e completo del movimento degli utenti in acqua da parte del personale medico.

Le caratteristiche tipologiche e dimensionali della vasca seguono le indicazioni fornite dalle società locali operanti nel settore della riabilitazione, e dalla buona norma riscontrata nelle piscine riabilitative esistenti. La vasca misura 12,40 x 5,80 m, con tre diverse profondità, 1,20 m, 1,50 m e 1,80 m, per terapie progressive o differenziate che coinvolgono il corpo a diversi gradi di complessità.

Nella piscina riabilitativa particolare attenzione viene rivolta al microclima, con il controllo della temperatura e dell'umidità, in modo da garantire condizioni ambientali ideali allo svolgimento dell'attività. In particolare, la temperatura dell'acqua è mantenuta ad una temperatura leggermente superiore (attorno ai 30 °C) rispetto alle piscine tradizionali, per favorire l'ossigenazione dei tessuti ed il recupero muscolare.

Oltre al controllo ambientale, i requisiti aeranti ed illuminanti sono ampliamente garantiti dalle vetrate poste in corrispondenza dei lati corti della sala.


Sale fisioterapiche. Al piano superiore, è collocato il reparto fisioterapico, composto dalla sala principale di superficie pari a circa 80 mq e dalla sala per la riabilitazione di 17,85 mq, entrambe con altezza libera di 3 m. Nelle sale riabilitative sono previste attività di rieducazione motoria subordinate o indipendenti rispetto alle attività in piscina, dove il gestore potrà installare appositi macchinari selezionati a seconda del percorso riabilitativo indicato per le categorie di utenti. Nella sala più piccola si ipotizza la presenza di personale qualificato per il trattamento di casi specifici.

Il reparto fisioterapico è dotato di spogliatoi divisi per sesso, con caratteristiche assimilabili agli spogliatoi della piscina. Ogni locale spogliatoio è dotato di servizi igienici e docce realizzate in apposito locale, ed accessibili anche da parte di utenti disabili. Dalla sala fisioterapica si accede alla terrazza - solarium, un'area esterna pavimentata, eventualmente attrezzata di arredi mobili per la riabilitazione motoria all'aperto; potrà essere prevista in un secondo momento una superficie schermante in copertura.

Piano interrato. L'impianto si sviluppa anche nel piano interrato, dove trovano collocazione i locali tecnici, accessibili anche dall'esterno senza interferenze con le attività in atto. Si prevede la collocazione di centrale termica, impianti di filtrazione e clorazione, vasca di compenso, sala pompe, macchine per trattamento aria. Parte dello spazio potrà essere utilizzato come magazzino di stoccaggio dei materiali di manutenzione e di trattamento acqua.

cb

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