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Comune di Prato

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31/01/2017 13:35
Faltoni Monia Bilancio Oggi in Consiglio comunale approda la definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento di tributi e multe

Al via la rottamazione delle cartelle per quasi 50mila ingiunzioni dal 2000 al 2016

Il Comune offre la possibilità fino a luglio 2018 di azzerarre i debiti con l'ente abbattendo le sanzioni sui tributi e gli interessi di mora sulle multe, con un taglio del 23%

Approderà oggi in Consiglio comunale per l'approvazione la delibera regolamentare che disciplina l'accesso alla definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento di tributi e multe, ovvero la rottamazione delle cartelle esattoriali per chi non è in regola con i pagamenti dovuti al Comune. Si tratta di una procedura facoltativa che il Decreto fiscale del 2016 estende anche agli Enti locali che per la riscossione delle entrate non si avvalgono di Equitalia. Il provvedimento abbraccerà le notifiche di pagamento emesse dal 2000 al 2016 compreso per tutti i tributi comunali - Imu, Ici, Tari, Tia, Cosap, imposta sulla pubblicità -  e le multe per violazione del Codice della strada: in sostanza il Comune dà la possibilità di azzerarre i debiti pregressi e rimettersi in regola  abbattendo le sanzioni sui crediti tributari e gli interessi di mora sulle multe, con un taglio quindi del 23% sull'importo dovuto. Il termine per aderire è luglio 2018, con saldo dell'ultima rata, in caso di rateizzazione del pagamento, a settembre 2018. Gli atti dal 2000 al 2016 che potenzialmente possono avvalersi della definizione agevolata sono 49.487, per un valore totale di circa 50 milioni di euro. Di questi il Comune abbuonerebbe 11,4 milioni di euro «E' un'ulteriore opportunità che permetterà a famiglie e imprese di mettersi in regola usufruendo di un'agevolazione prevista dalla legge - spiega l'assessore al Bilancio Monia Faltoni - Per il Comune di Prato il vantaggio è che incrementiamo la riscossione recuperando in tempi rapidi risorse preziose per l'ente: l'importo complessivo da riscuotere è di 38 milioni, noi puntiamo come obiettivo raggiungibile ad incassarne il 4-5%, ovvero circa 2 milioni». 

Di questa possibilità i cittadini saranno informati attraverso una campagna informativa che Sori intraprenderà in primavera, con lettere a casa alle famiglie e alle imprese titolari delle cartelle esattoriali. Nella lettera saranno riepilogati i pagamenti dovuti e sarà allegata una proposta di rateizzazione, se l'importo supera i 150 euro, fino ad un massimo di 15 rate, con il bollettino per il primo pagamento con cui l'utente aderisce all'offerta: «Oltre ad informare proporremo un piano di rientro di tributi e multe non pagate, specificando la parte che viene abbuonata - aggiunge il presidente di Sori, Alessandro Michelozzi - in modo che i cittadini possano semplicemente aderire pagando la prima rata. Questo è un modo per facilitare l'accesso alla procedura, ma in alternativa i cittadini possono venire nei nostri uffici e concordare un piano di rateizzazione, anche diverso da quello proposto da noi. L'adesione deve però avvenire entro luglio 2018, mentre la scadenza finale per il pagamento è settembre 2018, pertando chi dovesse venire all'ultimo momento non potrà usufruire della rateizzazione. L'invito è quindi di aderire subito per sfruttare al massimo la possibilutà della rateizzazione». Tutte le informazioni e la modulistica saranno sul sito di Sori spa entro pochi giorni. Delle oltre 49mila ingiunzioni emesse dal 2000 al 2016 il 47% riguarda la tassa sui rifiuti, nelle sulle varie "trasformazioni" da Tia a Tares a Tari, il 38% le multe e il 15% le imposte sugli immobili. Per gli utenti morosi che decidono di non aderire alla rottamazione delle cartelle andranno comunque avanti le procedure ordinarie di riscossione coattiva.

cb

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