salta la barra


Comune di Prato

 indietro
08/02/2017 15:05
Alessi Filippo Ambiente La Commissione consiliare 4 e l'assessore Alessi hanno valutato la proposta progettuale di Asm

Un nuovo polo per la raccolta differenziata in via Paronese, presentato stamani il progetto

Nuovi impianti per la selezione delle plastiche e degli oli usati, ampliato il trattamento del rifiuto urbano residuale. Gli obiettivi sono aumentare la differenziata, valorizzare gli impianti e raggiungere l'autosufficienza energetica

E’ stato presentato stamani alla Commissione consiliare 4 Territorio e Ambiente, presieduta da Massimo Carlesi, il progetto per il nuovo polo per le raccolte differenziate che amplierà l’attuale impianto di Asm per il recupero dei rifiuti in via Paronese e per il quale è necessaria una variante urbanistica che sarà portata al voto in consiglio comunale dopo che saranno conclusi i procedimenti di Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) e di Via (Valutazione Impatto Ambientale).

Tra le motivazioni del progetto vi sono l’aumento della raccolta differenziata, l’autosufficienza territoriale del sistema, la valorizzazione dell’impianto attuale con nuove tecnologie per riciclo e recupero, l’autosuficienza energetica e il contributo fornito all’economia locale. In pratica la proposta prevede un nuovo impianto di selezione delle plastiche da raccolta differenziata nei locali oggi utilizzati per il trattamento meccanico del rifiuto urbano residuale, con una potenzialità di 50mila tonnellate all’anno provenienti dall’area ATO Toscana, ovvero Firenze, Prato e Pistoia; un nuovo impianto per la gestione degli oli vegetali usati: l’olio sarà filtrato per renderlo idoneo agli impieghi successivi, con una potenzialità di 2.500 tonnellate all’anno e la possibilità di contribuire all’obiettivo di autosufficienza energetica del sito; il trattamento del rifiuto urbano residuale ai fini dello smaltimento sarà invece trasferito in un altro edificio dello stesso sito. E’ prevista una riduzione da 150mila tonnellate a 80mila tonnellate all’anno.

L’impianto assorbirà gli scarti della selezione del multi materiale leggero (plastica e lattine), assicurando la chiusura del ciclo delle plastiche da raccolta differenziata, l’anello di chiusura del ciclo virtuoso degli imballaggi, passando da rifiuto raccolto a materia prima di seconda mano. Dalle attuali 255mila tonnellate di rifiuti prodotti all’anno, di cui 150mila  di indifferenziati e 105mila differenziati, si passerebbe a 205mila t all’anno, con una proporzione inversa, 80mila indifferenziati e 125mila sì, con una riduzione di 50mila t all’anno, ovvero il 19,06%. All’illustrazione del progetto ha partecipato anche l’assessore all’Ambiente Filippo Alessi:  «Si tratta di un intervento importante, che oltre a portare un aumento occupazionale con 50 nuovi posti di lavoro in città va nell’ottica dell’aumento del riciclo e della differenziazione dei rifiuti».

Il progetto definitivo sarà redatto entro giugno, mentre a settembre è prevista la redazione dello studio di impatto ambientale per la VIA con l’avvio dell’iter regionale per il rilascio della VIA e dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.

Il costo è di 8 milioni di euro per le opere civili di costruzione, più 12 milioni per gli impianti.

La commissione 4 ha espresso parere favorevole, ma a condizione che venga predisposto un programma di piantumazione in aree a verde pubblico poste nelle vicinanze della sede e che per quanto concerne la gestione degli oli vegetali usati, oltre a raggiungere l’obiettivo di autosufficienza energetica, si preveda  l’utilizzo del calore prodotto a  servizio delle  strutture pubbliche presenti in zona; a tale scopo la commissione ritiene opportuno che si predisponga uno studio di fattibilità.

cb

158/17

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina