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Comune di Prato

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15/02/2017 09:50
Biblioteca lazzerini Cultura Nell’ambito delle iniziative per il centenario della Grande Guerra

Le cartoline che raccontano le speranze di Lisandro

Una mostra alla Lazzerini dal 17 al 28 febbraio dedicata al caporale pratese Lisandro Ventisette

Si chiamava Lisandro Ventisette, ed è morto “in combattimento” il 6 agosto 1916. Grazie ad un ritrovamento fortunato, Prato dedica al caporale una mostra che, dopo essere stata ospitata all’Archivio di Stato, dal 17 al 28 febbraio sarà visitabile nel corridoio espositivo della Lazzerini  durante gli orari di apertura della biblioteca.

Anche questa mostra, organizzata all’Istituto di studi storici postali onlus, dall’Archivio di stato, fa parte delle iniziative promosse dal Comune di Prato in occasione delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra mondiale, previste nel progetto “La pace era il mio traguardo: Prato e la Grande Guerra”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinato dal Comune di Prato attraverso la Lazzerini.

Un ritrovamento fortuito in un mercatino ha permesso di riscoprire la storia di Lisandro Ventisette, caporale morto al fronte durante la Prima guerra mondiale. Ora i suoi resti si trovano, come milite ignoto, al sacrario militare di Trento; nel cimitero della Misericordia, a Prato, lo ricorda una croce con foto.

Figlio di Giovacchino e di Serafina Bellandi, nacque a Prato il 21 agosto 1881; faceva l’operaio tessile ed è stato ucciso il 6 agosto 1916 sul monte Civaron, in Valsugana, durante una qualche manovra bellica. “In combattimento”, si legge sul foglio matricolare.

Un secolo dopo, di lui sono rimaste quarantacinque cartoline, spedite mentre era al fronte; destinatari: la moglie, le figlie, i genitori. E sono queste cartoline le protagoniste della mostra Le cartoline di Lisandro - L’epistolario del caporale pratese Lisandro Ventisette tra storia postale e storia sociale 1915-1916”, curata da Simone Fagioli e Beniamino Cadioli.

La testimonianza non descrive battaglie o rilevanti fatti militari; tuttavia è di grande interesse. I documenti permettono di entrare nei pensieri del mittente, sentire la sua voce più intima; la brevità del testo non è un difetto, mostra in sintesi le preoccupazioni crescenti, i desideri, lo slancio verso gli affetti. Rivelano legami che il conflitto spezza e rinsalda, la necessità di evidenziare quasi in ogni scritto che è vivo. Rappresentano un segnatempo che scandisce inesorabile il destino sia del mittente sia del destinatario: marcano anche il mondo mentale di chi è rimasto a casa e svelano una forte rete sociale, essenziale per poter reciprocamente sopravvivere. Il valore di questo epistolario, come in genere si riscontra in quelli di guerra, è mostrare il “quotidiano” dello sforzo bellico.

Info:

Biblioteca comunale Lazzerini - tel. 0574 1837800- www.bibliotecalazzerini.prato.it

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