Toccafondi: "Davanti alla riconfigurazione del nostro sistema economico anche la politica cambia"

Grande interesse ha suscitato l’intervento del segretario della Cgil Susanna Camusso ieri a Prato. “Condivido il ragionamento della Camusso e lo trovo molto coraggioso perché ha sottolineato la necessità di andare oltre il distretto, per intraprendere un’analisi che sia settoriale, con la necessità di ridefinire il territorio nel suo complesso. Una riflessione che cambia il modo di vedere anche Prato per come è stata conosciuta per anni – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico Daniela Toccafondi, presente ieri all’iniziativa presso il Museo del Tessuto -. In un momento storico in cui anche le nostre associazioni di categoria rivedono il proprio territorio di competenza allargandosi verso altre realtà, abbiamo una matrice settoriale nuova che entra di prepotenza nell’ambito territoriale pratese. Le stesse associazioni che fino a ieri si occupavano quasi esclusivamente di tessile oggi hanno tra i propri associati imprese e artigiani dei più diversi settori, dal marmo al florovivaismo”.

“E’ innegabile che davanti a questa trasformazione e riconfigurazione del nostro sistema economico, anche la politica deve interrogarsi e dare risposte adeguate – aggiunge l’assessore Toccafondi -. In quest’ottica vanno lette le giunte congiunte che questa amministrazione ha messo in atto sia verso Firenze sia verso Pistoia, con un dialogo aperto anche con Bologna, non soltanto per incentivare politiche comuni sul fronte dei servizi ai cittadini ma anche per stare al passo con i tempi di un distretto che cambia”.

L’assessore Toccafondi rivendica la centralità di Prato nel sistema economico e manifatturiero del nostro Paese: “Prato dopo anni di crisi economica e finanziaria che hanno travolto il mondo, ha ancora la forza di essere protagonista nella manifattura e nell’innovazione, sicuramente con modalità nuove e finora sconosciute ma con risultati evidenti e opportunità promettenti: basta pensare all’ultimo dato sulle esportazioni riferite all’anno 2016 che, a fronte di un sistema toscano in crisi, vede Prato al secondo posto in Italia”.