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Comune di Prato

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02/03/2017 13:19
sindaco Biffoni Anniversari Presentate stamani le iniziative per la giornata del 7 marzo

Le celebrazioni per il 73° anniversario degli scioperi del marzo 1944

Il sindaco: "Ritengo doveroso ricordare quanto sia importante e non scontato tramandare alle nuove generazioni i racconti e i ricordi della deportazione"

Si è tenuta stamani la presentazione degli appuntamenti in programma per la giornata del 7 marzo "Scioperi del marzo 1944". Erano presenti il sindaco Matteo Biffoni, la presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi, l'assessore ai Rapporti con le città gemellate Benedetta Squittieri, l'assessore alla Pubblica istruzione Maria Grazia Ciambellotti, il presidente di Aned Prato Giancarlo Biagini, Camilla Brunelli, direttrice del Museo della Deportazione e della Resistenza, Enrico Iozzelli del Museo stesso e Marta Logli della Federazione degli studenti. 
"Grazie a Aned Prato e al Museo della Deportazione abbiamo organizzato anche delle iniziative con alcune scuole pratesi" - ha spiegato la presidente del Consiglio comunale Ilaria Santi.
Le celebrazioni del 7 marzo inizieranno alle 9.30 con la consueta deposizione di una corona di alloro alla lapide posta in Piazza S.M. delle Carceri. Alle ore 10,30 presso l’Aula Magna del PIN, Piazza dell’Università, avrà luogo la proiezione del film “Eppure quando guardo il cielo” di Gabriele Cecconi prodotto da Aned Prato.
“Organizziamo queste iniziative non solo per la commemorazione ma soprattutto per dare la possibilità a tutti gli studenti di avere una conoscenza effettiva degli aspetti storici" - hanno spiegato Benedetta Squittieri e Mariagrazia Ciambellotti. Verrà presentato inoltre il "Viaggio della memoria" in Austria, promosso da Aned Prato in collaborazione con Fondazione Museo e Centro di Documentazione della Deportazione e Resistenza, associazione per il Gemellaggio Prato-Ebenseee con il contributo del Comune di Prato al quale possono partecipare tutti.
“Ritengo doveroso ricordare quanto sia importante e non scontato tramandare alle nuove generazioni i racconti e i ricordi della deportazione - ha spiegato il sindaco - Dobbiamo far capire ai ragazzi di oggi la gravità dei fatti accaduti oltre settanta anni fa". Per questo motivo infatti, nel 2012 il Comune di Prato ha aderito al progetto europeo dell'artista tedesco Gunter Demnig "Pietre d'inciampo", ovvero l'installazione di pietre con una targa in ottone in cui si ricorda il nome del deportato. Le pietre sono state poste nelle fabbriche dove furono prelevati gli operai e nelle strade e piazze dove vennero fermati e arrestati quei cittadini che passavano di lì.
Come ha ricordato il presidente di Aned Prato Giancarlo Biagini, il cui padre fu catturato in piazza San Francesco la sera del 7 marzo 1944, "dobbiamo dare continuità alla conoscenza delle conseguenze della politica nazifascista". 

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