Creaf, il sindaco Biffoni interviene in Consiglio comunale
All'indomani della notizia sulla dichiarazione del fallimento del Centro di ricerca Creaf il sindaco di Prato Matteo Biffoni è intervenuto in consiglio comunale. "Da un punto di vista amministrativo, penale e gestionale ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Le indagini della magistratura chiariranno se ci sono stati reati e farà chiarezza su quanto è accaduto. Da un punto di vista politico, invece, ricordo che la volontà di creare un centro di ricerca nacque circa 15 anni fa per sostenere le imprese del nostro territorio, in particolare quelle del settore tessile, nel fare un salto di qualità mettendo a disposizione una partecipata pubblica che potesse permettere al distretto di contare su ricercatori, laboratori e centri di innovazione attratti sul nostro territorio anche da fuori che consentissero alle nostre aziende di stare sul mercato in modo più efficace. Per questo furono intercettati ben 11 milioni di fondi europei, risorse che, ricordo, hanno una destinazione ben precisa. Oggi che la gestione è passata al curatore fallimentare credo che si possa e si debba continuare a lavorare per non buttare via tutto, per dare una risposta a quei soggetti che fino a poco tempo fa chiedevano spazi per i propri laboratori: università, soggetti pubblici e privati che altrimenti porteranno la ricerca altrove, in altri territori".
"Dal momento che sono diventato presidente della Provincia mi sono impegnato per cercare di aprire Creaf per lo scopo per cui è nato, l'unica maniera per non bruciare i tanti soldi pubblici impegnati, anche tenendo conto delle richieste arrivate dalle imprese e dai centri di ricerca della città. Non ci siamo riusciti, ma senza un progetto concreto e un solido piano economico finanziario non abbiamo investito ulteriori risorse pubbliche", ha concluso il sindaco Biffoni.
edr
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