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Comune di Prato

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22/03/2017 12:30
Libera manifestazione Legalità Si tratta di un appartamento di 12 vani in via Fratelli Cervi. Confiscati anchei locali annessi

Bene confiscato alla criminalità organizzata, il Comune lo destina all'emergenza alloggiativa

Il sindaco Biffoni: "Un segnale importante contro l'illegalità, l'immobile servirà per aiutare famiglie in difficoltà"

Un grande appartamento di oltre 200 metri quadri, 12 vani, oltre a un garage annesso di 24 metri quadri. E' il primo bene nel territorio comunale confiscato alla criminalità organizzata e verrà messo a disposizione della comunità pratese. L'abitazione si trova in viale Fratelli Cervi ed è stata confiscata dalla procura della Repubblica a Paolo Alberto Mancin e Alida Bernardini a seguito di una vasta operazione che nel 2012 portò la Guardia di Finanza a sequestrare beni e società in tutta Italia per un valore complessivo di 41 milioni di euro.

Oggi l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha dichiarato l'immobile disponibile per il Comune di Prato. "Faremo immediatamente domanda per poter acquisire l'appartamento, che dopo i debiti lavori  sarà destinato per l'emergenza alloggiativa, dando così un'abitazione alle famiglie in difficoltà - ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni -. La confisca dei beni e il metterli a disposizione della comunità sono il miglior segnale della lotta all'illegalità. Questa casa di oltre 200 metri quadri è stata confiscata sul nostro territorio in un'operazione che partiva dalle indagini sul riciclaggio del denaro sporco in Toscana. Oggi potrà essere messa a disposizione delle persone perbene che hanno bisogno di un aiuto".

Proprio ieri 3500 persone provenienti da tutta la Toscana sono scese in strada a Prato per la manifestazione di Libera e Avviso Pubblico in ricordo delle vittime innocenti di mafia: "Lo abbiamo detto e lo ribadisco: nessun territorio può considerarsi immune da infiltrazioni della criminalità organizzata, per questo è fondamentale mantenere alta l'attenzione da parte delle istituzioni e di tutta la società civile - ha sottolineato Biffoni -. Gli amministratori, le donne e gli uomini delle forze dell'ordine, della Procura, delle istituzioni e i tanti cittadini che ieri hanno manifestato nel nostro centro storico e letto i mille nomi delle vittime innocenti di mafia sono il segnale di un territorio dove tutti lavoriamo compatti per contrastare ogni forma di illegalità".

edr

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