Piano Lavoro sicuro, è partita la campagna informativa nelle aziende cinesi
"La sicurezza di oggi è il benessere di domani": è questo lo slogan della campagna informativa della Regione Toscana e del Servizio Sanitario Toscano sulla sicurezza nei luoghi di lavoro rivolta alle imprese cinesi del comprensorio di Firenze, Prato e Pistoia e partita in questi giorni. La campagna, parte integrante della più ampia promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro che la Regione sta svolgendo in tutto il territorio, è stata illustrata stamani all'Auditorium della Camera di Commercio di Prato nell'incontro "Il Piano per il lavoro sicuro della Regione Toscana a Prato: 3 anni di attività e la nuova fase di intervento", organizzato dal Comune di Prato in collaborazione con la Regione Toscana e la Asl Toscana Centro. Erano presenti il Console Generale della Repubblica Popolare Cinese Wang Fuguo, il vicesindaco ed assessore ai diritti di cittadinanza Simone Faggi, Renzo Berti, coordinatore del progetto Lavoro sicuro della Regione Toscana, il consigliere regionale Nicola Ciolini e il presidente della Camera di Commercio Luca Giusti.
Nell'incontro sono stati illustrati i risultati dela prima fase del progetto Lavoro sicuro, avviata nel settembre 2014, che ha portato a controllare 8.257 aziende in Toscana (il 40% risultato non in regola), di cui oltre la metà, 4.417, solo a Prato (il 70% non in regola, ovvero 3232, contro 1295 regolari).
Il 1° maggio partirà la seconda fase, preceduta appunto dalla campagna informativa che ha l'obiettivo di prevenire gli illeciti e sviluppare una cultura della sicurezza. L'iniziativa vede la collaborazione del Consolato e delle associazioni cinesi per la diffusione nella comunità. Per ogni tipologia di azienda - confezioni, pelletterie, maglieria ecc. - sono stati stampati diversi opuscoli in italiano e in cinese con tutte le indicazioni e le prescrizioni di legge per impianti elettrici, macchinari, igiene, stoccaggio dei materiali, bombole Gpl e molto altro. In collaborazione con il Polo Universitario pratese Pin la campagna informativa utilizza anche i canali social di WeChat. La seconda fase durerà fino al 30 aprile 2019, con una proroga di due anni del Piano Lavoro sicuro, e sarà caratterizzata da controlli più raffinati, che puntano anche sulla formazione professionale, sulla regolarità fiscale e la lotta al lavoro nero: «Conclusa la fase straordinaria, che ha portato alla verifica di oltre 4.300 aziende a Prato, i dati che emergono sono confortanti– spiega il coordinatore Renzo Berti, - in quanto aumentano le imprese regolari rispetto all'inizio, mentre quelle non in regola nell'83,5% dei casi a Prato provvedono ad adeguarsi. Ma questo non è ancora sufficiente e la Regione ha pertanto deciso di proseguire in questa direzione, perchè bisogna stimolare le aziende a regolarizzarsi in via preventiva, non dopo i controlli. Osservare le prescrizioni di legge significa anche evitare multe». «Il Patto per il Lavoro sicuro ha funzionato molto bene ed è positivo per il territorio che prosegua per altri due anni, un segno di attenzione particolare da parte della Regione - afferma il vicesindaco Simone Faggi - Questo non è comunque sufficiente per noi e la nostra richiesta è stata quella di ampliare lo spettro delle verifiche, includendo il pagamento di tributi e tasse. Da questo punto di vista, in piena sinergia istituzionale, è stato firmato poche settimane fa un accordo con le categorie economiche e sindacali per effettuare controlli sì numerosi, ma più mirati ed efficaci, non solo sul rispetto delle condizioni di lavoro». Il passaggio successivo è insomma dalla sicurezza alla legalità.
A Prato la grande maggioranza delle imprese controllate è rappresentata da confezioni (2.612) e pronto moda (1.111). Dai controlli pratesi è anche emerso che le maggiori irregolarità riguardano le condizioni igienico sanitarie (1.633) seguite da quelle per macchinari non a norma (1.194), gli impianti elettrici (1.211), i dormitori abusivi trovati sono invece 790, le cucine 162 e le bombole a gas irregolari 97. Le sanzioni riscosse da inizio piano straordinario sono 9.954.191€, di cui 5.302.656€ a Prato.
cb
Condividi su: