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Comune di Prato

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22/05/2017 17:18
Faltoni Monia Bilancio Oggi nella Commissione 2 l illustrazione della delibera della Corte dei Conti eil Consuntivo 2016

L'assessore Faltoni: "Il nostro un bilancio flessibile, in equilibrio tra rigore e investimenti"

Presenti anche i sindaci revisori, che hanno giudicato positivi il minor indebitamento dell'ente, il taglio dei giorni di pagamento dei debiti commerciali e il piano di recupero evasione tributi.

“L’equilibrio tra rigore, attenzione alla regolarità dei conti e investimenti in opere pubbliche e servizi ha da subito caratterizzato la nostra azione amministrativa: il disavanzo tecnico che abbiamo “ereditato” dalle gestioni precedenti, non è certo spuntato fuori all’improvviso, ma era già stato accertato da questa Amministrazione in fase di approvazione del Bilancio consuntivo 2014 con la delibera n° 25 del 14 maggio 2015, che anzi accertava una cifra di 36 milioni, maggiore quindi di quella contestata dalla Corte dei Conti. Contestualmente approvammo un piano di rientro in 28 anni, così come la legge in quel momento concedeva a tutti i Comuni». Così l’assessore al Bilanci Monia Faltoni ha spiegato oggi pomeriggio alla Commissione consiliare Sviluppo Economico e Finanze, presieduta da Cristina Sanzò, la vicenda della delibera con cui la Corte dei Conti contesta al Comune di Prato un disavanzo di 30 milioni e rotti di euro relativamente al bilancio 2012, approvato dalla giunta Cenni, chiedendo un piano di rientro dell’ammanco e manovre correttive. Alla riunione erano presenti anche i sindaci revisori, Marco Menicagli (presidente), Egidio Bartalini e Stefano Bertini, che hanno rassicurato sull'equilibrio delle finanze comunali. In Commissione è stata fatta anche una prima analisi del Consuntivo 2016, che il 30 maggio approderà sui banchi del Consiglio comunale.
Il piano di rientro approvato nel 2015 dal Comune di Prato ha scadenza nel 2042 e prevede un rientro annuo pari a 1 milione e 293 mila euro. Tra il 2015 e il 2016 il Comune è rientrato dal disavanzo per le quote stabilite nel piano, in totale 4.721.000 euro, più dei 2.587.379 euro previsti. Il nodo della questione è la diversa interpretazione data dalla Corte dei Conti rispetto al Comune del Decreto Ministeriale del MEF del 2 aprile 2015, che per deficit ordinari indicava un piano di finanziamento nell’arco massimo di tre anni. Il Comune, come molte altre municipalità in Italia,  ha invece interpretato il disavanzo come straordinario, disponendo appunto un riassorbimento spalmato su 28 anni. In realtà, in base alle più recenti normative in materia, dettate dalla manovra fiscale degli Enti locali del Decreto Legge 50 del 2017, il disavanzo straordinario da finanziare fino al 2042 ammonta a 22 milioni, mentre la parte restante, 8 milioni, è da coprire entro tre anni. Su questo l’Amministrazione elaborerà delle misure correttive. Come ha sottolineato l assessore Faltoni nella sua relazione, a riprova della salute del bilancio comunale pratese vi sono i due indicatori della liquidità e dei tempi di pagamento da parte dell Amministrazione: il resoconto 2016 indica un aumento della disponibilità di cassa, attestandosi a 18.600.000 euro, mentre i pagamenti di debiti commerciali sono passati da 117 giorni del 2014 a 34 giorni. Un bilancio flessibile insomma, dotato di spazio di manovra. Nel 2016 inoltre il Comune non ha dovuto mai far ricorso agli anticipi di tesoreria presso la Cassa Depositi e Prestiti, risparmiando così 254.000 euro di interessi passivi rispetto al 2014. La spesa corrente è aumentata di 5,5 milioni di euro, ma ha una diversa composizione: calano le spese per il rimborso dei mutui contratti dal Comune e quelle di gestione, mentre aumentano quelle legate a servizi, scuola, sicurezza e sociale, sport e mobilità. I sindaci revisori hanno affermato di condividere l attenzione dell ente sulle effettive riscossioni di multe e tributi, constatando "una tendenza al miglioramento" nel recupero dell evasione, anche se non giudicano questo aspetto ancora sufficiente. Hanno ritenuto infine positivi il minor indebitamento segnato nel 2016 e la riduzione dei tempi di pagamento.

cb

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