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Comune di Prato

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30/06/2017 14:00
Alessi Filippo Ambiente Stamani il sopralluogo della Commissione 4 con l'assessore Alessi e il Genio Civile Valdarno centrale della Regione

In un anno decine di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico

Ricostruiti e ripuliti gli argini e l'alveo del torrente Vella a Villa Fiorita, prima coperto dalla vegetazione. Già tagliata l'erba su tutti i corsi d'acqua arginati.

Nell'arco di un anno sono stati decine gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e le nuove opere di contenimento del rischio idraulico in tutti i fossi e i torrenti arginati del territorio realizzate dal Genio Civile Valdarno Centrale Tutela Acqua della Regione Toscana - , competente in materia idrogeologica in seguito alla riallocazione delle funzioni delle Province - in collaborazione con il Comune di Prato e con il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno. Stamani la Commissione consiliare 4 Urbanistica e Ambiente, presieduta da Massimo Carlesi, ha fatto un sopralluogo sui lavori in corso di esecuzione o già realizzati sui corsi d'acqua, insieme all'assessore all'Ambiente Filippo Alessi, al responsabile del settore del Genio Civile Marco Masi e al tecnico dello stesso ente Marco Borchi. L'attenzione sul rischio idraulico è sempre alta: ne è una dimostrazione - come hanno sottolineato i tecnici - che il taglio dell'erba e la ripulitura degli argini al 30 giugno sono state già eseguite in tutti i corsi d'acqua che interessano il territorio e un secondo sfalcio sarà eseguito tra settembre e ottobre, prima delle piogge autunnali: «Si tratta di interventi di varia entità, tutti molto importanti per ridurre il pericolo di allagamenti, con conseguenti danni economici e non solo per cittadini e aziende - ha detto l'assessore Alessi - Fondamentale la stretta collaborazione che abbiamo avuto con il Genio Civile, che si è dimostrato sempre pronto ad intervenire, e con i cittadini, che ci hanno segnalato le criticità». «La Commissione 4 ha fin da subito affrontato il tema del rischio idraulico - aggiunge Massimo Carlesi - Ringraziamo il Genio Civile per l'approccio pragmatico e tempestivo che ha avuto in ogni intervento: La risagomatura degli argini e la ripulitura dell'alveo, come è stato fatto sul Vella, sono fondamentali per la sicurezza idraulica».

E proprio dalle opere sul torrente Vella in via di Cantagallo è partito il sopralluogo della Commissione 4. I lavori, avviati alcune settimane fa, termineranno nell'arco di pochi giorni: gli argini sono stati risagomati, ripuliti e e ricentrati con la ricostruzione del muro a fiume con blocchi di scogliera squadrata al posto del vecchio muro in cantoni crollato e completamente nascosto dalla vegetazione che nel frattempo era cresciuta.

Subito dopo il sopralluogo si è spostato sul torrente Iolo a Galceti  - guado Graber – dove è stato demolito un muro pericolante e sono stati ricostruiti un muro in massi ciclopici di scogliera e un argine in terra. Le opere termineranno anche in questo caso entro pochi giorni.

Sempre sul torrente Iolo ma in via Matteo degli Organi a Galciana, è stato riqualificato l'intero tratto a sinistra e a destra, con la pulizia dei muri dalla vegetazione infestante, riprese e stuccature di tratti di muratura, livellamento dell'alveo con tombamento dei ristagni e rimozione ridossi. La parte a sud sarà terminata a breve. Stesso intervento all'altezza di Vergaio in via Vannetti Donnini, ma con interventi già completati, e in via Borgo di Casale, dove le opere sono in parte da eseguire. 

Sul torrente Ficarello a Casale in via Casale e Fatticci rifacimento dell'argine destro e sinistro: i lavori sono stati eseguiti a seguito di una petizione degli abitanti della via nel novembre 2015 e l'intervento è stato eseguito con cessione bonaria delle aree a ridosso degli argini per rinforzarli e alzarli - senza necessità quindi delle lunghe procedure di esproprio.

Sul Ficarello a Iolo in via Mozza per l’Ombrone è in fase di cantierizzazione il rifacimento dell'argine destro - notevolmente più basso dell'altro -  che nel febbraio e marzo scorsi si è rotto sotto la forza dell'acqua allagando la zona circostante. L'argine è logorato anche dalle tane delle nutrie. Le aree sono già state acquisite al patrimonio della Regione, con l'accordo dei proprietari, e la sponda sarà allargata e rialzata fino a 4 metri, in modo da evitare nuove rotture ed esondazioni.

cb

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