Rifiuti, Biffoni: "Servono risposte certe per le aziende che smaltiscono correttamente. bene la raccolta differenziata al 70%"
“Vogliamo risposte certe, immediate e a basso costo in termini di impianti e nuovi siti di stoccaggio per le aziende che smaltiscono correttamente i rifiuti deassimilati, per questo abbiamo già chiesto il coinvolgimento della Regione Toscana: non ci basta che il problema degli scarti tessili venga spostato da Prato ad altri Comuni - per effetto soprattutto delle telecamere e dei controlli maggiorati, a cui quotidianamente si dedicano la Polizia Provinciale e Municipale e gli ispettori di Alia”. Lo ha detto il sindaco Matteo Biffoni nell’intervento che ha chiuso il Consiglio comunale straordinario sulla gestione dello smaltimento dei rifiuti.
Alla seduta erano presenti i vertici di Alia, l’azienda che dal 13 marzo gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, dopo la fusione per incorporazione di Asm Prato, Publiambiente e Cis in Quadrifoglio.
Al centro della discussione, le criticità registrate in questo periodo sulla raccolta porta a porta e l’abbandono dei rifiuti de assimilati, cioè gli scarti tessili. I gruppi di opposizione hanno sottolineato le difficoltà incontrate dalle categorie economiche e in alcuni casi anche dai cittadini, alle prese con giri di ritiro dei rifiuti differenziati che sono saltati. In particolare, hanno segnalato i riflessi negativi per il centro storico e la situazione generale del Macrolotto 0, dove si tende ad abbandonare i rifiuti senza seguire le regole. Molti degli interventi, infine, hanno posto l’accento sulla questione dei rifiuti deassimilati, che ha prodotto l’abbandono illegale dei sacchi neri in diverse zone della città e anche fuori dai confini provinciali.
Dalla maggioranza, che ha riconosciuto che si siano verificati alcuni momenti di difficoltà ora superati, è venuto l’invito ad Alia ad affinare ancora meglio l’organizzazione del servizio, a proseguire le campagne di comunicazione che hanno permesso a Prato di superare la quota del 70% di raccolta differenziata, e a perseguire la realizzazione degli impianti di smaltimento.
L’amministratore di Alia, Livio Giannotti, ha rassicurato il Consiglio comunale circa l’impegno che l’azienda sta profondendo per portare a regime la raccolta dei rifiuti. Sul fronte degli impianti di smaltimento, Giannotti ha lamentato che il progetto per il termovalizzatore si è in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato circa il ricorso presentato dalla società che dovrà costruire l’impianto contro la decisione con la quale il Tar della Toscana ha annullato il via libera alla realizzazione dell’opera. Per quanto attiene i rifiuti deassimilati, Giannotti ha sottolineato che lo smaltimento è a carico delle aziende che li producono con il ricorso a ditte autorizzate e specializzate, le quali stanno fronteggiando il problema della mancanza di discariche in cui conferire questa tipologia di rifiuto. Si tratta di un problema, ha concluso, sul quale serve anche l’intervento della Regione Toscana.
A questo proposito, nel suo intervento conclusivo, il sindaco Biffoni ha aggiunto: “Vogliamo che vengano punite le aziende che giocano sporco e che scaricano su tutta la comunità gli effetti della concorrenza sleale e del mancato rispetto delle regole. Non ci accontentiamo di allontanare da noi il problema, ma anzi vogliamo maggiori controlli e una vera aggressione al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti speciali: con questo obiettivo ho già chiesto la collaborazione delle tre Prefetture della Piana e dei sindaci. A coloro che invece si comportano correttamente bisogna fornire i giusti strumenti per uno smaltimento corretto, per questo chiediamo al presidente Enrico Rossi la chiusura del cerchio”.
Il sindaco Biffoni ha anche sottolineato l’ottima performance di Prato nella raccolta differenziata porta a porta, estesa quest’anno a tutto il territorio, arrivata oltre la quota del 70% , pur con i problemi fisiologici del servizio di ritiro e quelli legati all’entrata in vigore della deassimilazione degli scarti di produzione tessile, che dal 1° gennaio sono considerati speciali e non possono più essere gettati nel cassonetto dell’indifferenziato, al cambiamento del gestore Alia, che ha inglobato Asm e all’estensione al Macrolotto 0. “Il problema – ha concluso Biffoni - è complesso e le esigenze di una città come Prato sono molteplici, per questo ci sono ancora delle difficoltà che vogliamo però affrontare e risolvere collaborando con Alia. Il Consiglio straordinario di oggi serve appunto a questo. Ma vogliamo dire che quando c’erano i cassonetti al Macrolotto 0 non c’erano problemi di gestione e smaltimento dei rifiuti? Vogliamo dimenticare lo sforzo che azienda e Comune facevano per mantenere il decoro nell’area?”
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