Gran Premio Industria e commercio: l'Associazione ciclistica pratese non ha mai rendicontato le spese
“Il Comune di Prato ha sempre sostenuto il Gran Premio Industria e commercio, una manifestazione che abbiamo ritenuto importante e particolarmente significativa per la storia sportiva della nostra città. Quando si perde una manifestazione non ci guadagna nessuno e da parte del Comune non ci sarebbe stata la volontà di puntare il dito contro qualcuno per quanto sta accadendo, ma è inaccettabile che l’Associazione ciclistica pratese voglia addossare la responsabilità al Comune”. Il sindaco Matteo Biffoni risponde alle accuse del presidente dell’Associazione ciclistica pratese che ha annunciato di non poter svolgere quest’anno il Gran Premio Industria e commercio per mancanza di contributi da parte del Comune di Prato: “Innanzitutto è bene chiarire che il Comune non organizza alcuna manifestazione sportiva, ma dà il patrocinio e in alcuni casi, come questo, il contributo. Lo scorso anno la manifestazione è passata da un livello professionistico a uno dilentattistico per un costo stimato di 15mila euro, dei quali 5mila sarebbero stati coperti dal contributo del Comune e il resto tutto da società pubbliche (Asm spa, Programma Ambiente, Estra, Gida) e un paio di sponsor privati – chiarisce il sindaco -. Il contributo del Comune non è stato liquidato perché l’Associazione non ha mai presentato la rendicontazione delle spese sostenute”. Che ci fosse un problema di rendicontazione delle spese è parso evidente anche dalla denuncia di alcuni privati, in particolare albergatori, che si sono rivolti direttamente al sindaco: "Dopo l'edizione 2016 ho incontrato personalmente alcuni imprenditori che lamentavano di non essere stati pagati dall'Associazione ciclistica pratese, evidente sintomo di una difficoltà di gestione. Se ci sono questi problemi tanto evidenti il gruppo dirigente della società dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, anziché tentare goffamente di scaricarle su altri. Inoltre chi gestisce una società gloriosa come la ciclistica dovrebbe conoscere le normative sui contributi pubblici e sapere che non sono come quelle di vent'anni fa".
Il contributo di 5mila euro per l’anno 2016 infatti era già stanziato e pronto a essere liquidato a fronte di una rendicontazione delle spese che però la Ciclistica non ha mai fornito. Oltre a questo il Comune si è accollato le spese di tipo organizzativo, come la chiusura strade e la presenza della Polizia Municipale. Né entro i termini né dopo i termini, nonostante le numerose sollecitazioni, la società è stata in grado di fornire la documentazione, perdendo così tutto il contributo 2016. Per l’edizione 2017 l’ente sarebbe stato disponibile a dare un contributo, ma la Ciclistica pratese non può presentare domanda perché, da regolamento vigente, se una società ottiene un contributo dal Comune e non lo ritira l’anno successivo non può richiederlo.
“Il regolamento vige da anni e non è mai cambiato perché la rendicontazione delle spese sostenute è fondamentale per chi accede a contributi pubblici. La domanda che poniamo all’Associazione ciclistica pratese è quindi sul motivo della mancata rendicontazione – ribadisce Biffoni, che aggiunge -. Mi stupisce poi che un ex assessore allo sport non conosca la situazione, le difficoltà di gestione dell'associazione e le regole sui contributi pubblici, pur capendo il desiderio spasmodico di un po' di spazio sui media anche quando sarebbe più opportuno tacere".
Il sindaco Biffoni apre poi una riflessione sulla natura dei contributi che negli ultimi anni sostengono il Gran Premio Industria e commercio, quasi totalmente pubblici: "Per quale motivo la città non è disponibile a dare contributi all’Associazione ciclistica pratese per ll Gran Premio Industria e commercio come avviene per altre manifestazioni come la Maratonina, dove il contributo di privati è preponderante? L'Amministrazione è comunque assolutamente disponibile a dare il proprio supporto per quanto di competenza il prossimo anno, lasciando da parte inutili polemiche e lavorando in sinergia perché si possa dare un futuro al Gran Premio Industria e commercio”.
edr
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