Incendiata la lapide commemorativa di due Partigiani in via Bologna
L'Amministrazione comunale condanna il gesto compiuto ieri notte contro la lapide di via Bologna, in memoria di due partigiani fucilati proprio in quel punto, e contro il portone di una casa vicina, dati alle fiamme. Autore del gesto è un uomo, già fermato dalla Polizia e denunciato per danneggiamento aggravato, che ha ammesso le proprie responsabilità e ha detto di averlo fatto per noia: prima ha dato fuoco alla corona di alloro posta ai piedi della targa e poi al portone, fortunatamente subito spento dal proprietario della casa.
La volontà del Comune è di ripulire e rimettere a posto la lapide prima delle celebrazioni del 73° anniversario della Liberazione di Prato dall'occupazione nazifascista, il 6 settembre 1944. «Bisognerebbe conoscere meglio la storia della città - afferma il vicesindaco Simone Faggi - perchè così ci sarebbe più rispetto per il suo patrimonio e per monumenti come la lapide di via Bologna, dedicata a due Partigiani – Renato Tucci e Giuseppe Carpini – uccisi proprio in quel punto mentre combattevano per liberare Prato». Non è la prima volta che la lapide all'incrocio tra via Bologna e via Mozza sul Gorone viene ripulita dal Comune in seguito ad atti vandalici: già un'altra volta qualche anno fa la targa è stata imbrattata di vernice, come anche quella al Castello dell'Imperatore in memoria dei deportati e il cippo al Parco della Liberazione e della Pace, questa volta con atti vandalici di matrice politica.
L'episodio di ieri sera si aggiunge a quello avvenuto due giorni fa nei giardini di via Carlo Marx, dove è stata praticamente distrutta dai vandali un'area gioco per i più piccoli, una bravata che costerà alle casse comunali 15mila euro e di cui l'Amministrazione vuole chiarire le responsabilità.
cb
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