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Comune di Prato

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31/08/2017 17:02
Polizia Municipale Cappello Polizia municipale L'operazione della Polizia Municipale si č svolta nella giornata di ieri nei pressid el centro storico

Sequestrata confezione cinese con irregolaritā e appartamento adiacente trasformato in dormitorio

Il titoalre bruciava illegalmente gli scarti tessili nel caminetto di casa e stoccava la cenere in giardino

A due passi dal centro, nei pressi di via Cavour, nella giornata di ieri la Polizia Municipale ha sequestrato un immobile composto da una civile abitazione ed un laboratorio di confezione di abbigliamento pronto moda gestito da ditta intestata a un cittadino cinese, H.R. di anni 54. Dagli accertamenti è emerso che il confezionista non conferiva gli scarti tessili prodotti a una ditta autorizzata ma li smaltiva illegalmente mediante incenerimento nel caminetto all'interno dell'abitazione adiacente al laboratorio.

La Polizia Municipale aveva già posto sotto sequestro il caminetto che durante la notte emetteva in atmosfera fumi molesti e maleodoranti; nel frattempo il confezionista non si è minimamente organizzato e ha continuato ad accumulare sacchi di rifiuti nel giardino posteriore del laboratorio insieme a materiale di ogni tipo, incluse montagne di cenere derivanti dagli abbruciamenti degli scarti tessili. Presenti anche un manufatto in legno, utilizzato come deposito, e una grande tettoia in cui sottostavano macchinari in disuso.

Durante l'ultimo controllo la Polizia Municipale ha anche verificato che sul terrazzo erano state costruite delle baracche ad uso dormitorio e che la casa aveva le stanze tutte tramezzate, al fine di ricavare gli ormai tristemente famosi loculi per alloggiare i lavoranti. Tutti gli ambienti presentavano condizioni di assoluta insicurezza e insalubrità per gli occupanti, ma anche per gli edifici posti nelle vicinanze.

Gli agenti di Piazza Macelli hanno verificato infestazioni da insetti e blatte tra ambienti esterni ed interni oltre alla manomissione dell'impianto elettrico che in alcuni punti, nell'abitazione, evidenziava segni di corto circuito con annerimento delle zone circostanti; nessuna cautela ai fini antinfortunistici e prevenzionistici era adottata nel luogo di lavoro e neppure nella casa attigua collegata funzionalmente al laboratorio.

E' perciò scattato il sequestro penale degli edifici, che resterà in essere fino alla bonifica e al ripristino dell'agibilità del complesso edilizio.

1128/17

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