salta la barra


Comune di Prato

 indietro
07/09/2017 12:47
Polizia Municipale Polizia municipale I fusti di solventi e i prodotti chimici da stampa erano stati abbandonati in un terreno da parte di un nomade

Sequestrata una stamperia che smaltiva illecitamente i rifiuti tossici

Effettuato il sequestro dei macchinari per la non corretta tenuta del registro di carico e scarico e denunciata la titolare ed il gestore di fatto dell’azienda

Scoperta dalla Polizia Municipale una stamperia cinese che smaltiva a illecitamente i propri rifiuti pericolosi. Parte di essi erano stati abbandonati in un terreno nel Macrolotto Due da parte di un nomade.

L’indagine è partita a seguito di una segnalazione per abbandono di sacchi neri all’interno di un terreno privato in via Sabadell. Ma la situazione che si è presentata agli agenti era ben differente rispetto a quella oramai consueta: all’interno del campo, nascosto da un canneto e da sterpaglie, è stato rinvenuto un enorme cumulo di sacchi di rifiuti costituiti da fusti di solvente e diluente, prodotti chimici da stampa, bombolette spray di adesivi, secchi sporchi di vernici e stracci che emanavano un forte odore di solvente. Tutti rifiuti classificabili come pericolosi e ad elevato rischio di infiammabilità che avrebbero potuto potenzialmente provocare un incendio di vaste dimensioni. Per questi motivi è stata immediatamente disposta la rimozione del materiale abbandonato ed il contestuale affidamento ad ALIA. L’attività di indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Ambientale, che ha effettuato la minuziosa ispezione di ogni singolo imballaggio, ha permesso di rinvenire alcuni elementi riconducibili ad una attività di stamperia, posta nelle vicinanze del luogo dell’abbandono. E’ scattato pertanto il sopralluogo presso la ditta, a conduzione cinese, oggetto di subentro aziendale pochi mesi prima: all’interno dei locali lavorativi gli agenti del nucleo specialistico della Polizia Municipale hanno rinvenuto i medesimi prodotti chimici trovati abbandonati nel terreno. Inoltre la ditta, sebbene in attività da qualche mese,  non è stata in grado di esibire alcuna documentazione attestante il corretto smaltimento dei propri rifiuti pericolosi e non pericolosi. In particolare sul registro di carico scarico non era stata riportata alcuna annotazione, eludendo in tal modo la tracciabilità degli scarti di lavorazione, motivo per il quale è stata elevata la specifica sanzione per violazione alla normativa ambientale ed è scattato il sequestro amministrativo di tutti i macchinari a servizio dell’attività. I dipendenti hanno riferito che i sacchi sono stati affidati per ben tre volte ad un terzo soggetto che è stato prontamente individuato dagli agenti: si tratta di un nomade residente nel campo di viale Marconi, già denunciato in passato dagli agenti del Comando di Piazza Macelli per trasporto illecito di rifiuti.  L'uomo, congiuntamente alla titolare ed al gestore di fatto dell’azienda cinese, sono stati deferiti all’ Autorità Giudiziaria  per aver concorso nell’attività di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti in assenza delle necessarie autorizzazioni e dovranno adesso scontare una pena che prevede l’arresto da tre mesi ad un anno oppure pagare un’ammenda da 2.600  a  26.000 euro. E’ inoltre stata attivata la procedura per il recupero delle spese sostenute da ALIA per la rimozione dei rifiuti che verranno addebitate ai trasgressori.  

cb

1153/17

Condividi su: Condividi su Facebook Condividi su Google Bookmarks Condividi su Twitter
 indietro  inizio pagina