Pop-up Lab, tra una settimana l'apertura di 21 nuove attivitą commerciali
Torneranno ad aprirsi nel centro di Prato una ventina di fondi che in via del Serraglio e via Muzzi, ma anche in via del Vergaio, in via della Sirena e via Guizzelmi, da tempo avevano tirato giù il bandone. L'esperimento, che intende rivitalizzare l'area limitrofa alla stazione del Serraglio, avrà una durata di tre mesi, ma l'auspicio è che quelle attività rimangono poi in piedi anche dopo. È quanto è stato illustrato stamani nella conferenza stampa che si è tenuta in palazzo comunale.
E' tutto pronto, quindi, per sabato 30 settembre, quando alle 18.30 prenderà il via ufficialmente “Pop Up Lab”, il progetto voluto dall’amministrazione comunale e finanziato dalla Regione Toscana con l’obiettivo di innescare un processo di rigenerazione urbana e che ha visto la collaborazione di SociaLb e Pin Polo universitario pratese. La ricetta e la considerazione da cui tutto è partito è semplice: un luogo abbandonato e poco frequentato tende ad essere meno sicuro. Così a Prato, per contrastare il degrado e i fenomeni di microcriminalità di quell’area, dopo la fase dei controlli e della repressione si è deciso di puntare su creatività, animazione e rivitalizzazione commerciale.
“Abbiamo sostenuto con convinzione questo progetto perché per sconfiggere il degrado, l’abbandono delle attività commerciali e i fenomeni di illegalità, oltre i controlli, le telecamere e la presenza di un presidio delle forze dell'ordine, serve che le strade siano vive e vitali”, ha detto il sindaco Matteo Biffoni. “Accompagneremo per tre mesi chi ha deciso di avviare la propria attività in quelle strade, ma l’augurio, e per questo faccio al loro il mio in bocca al lupo, è che il loro cammino prosegua anche dopo la fase sperimentale. E quando sarà terminata anche la ristrutturazione e riqualificazione di piazza Ciardi, e ormai siamo davvero in dirittura d’arrivo, saremo in grado di consegnare alla città un’area importante del centro storico completamente rigenerata”.
Il “pop up lab” di Prato, che prevede anche altri due progetti, è uno di cinque progetti speciali approvati e finanziati l'anno scorso dalla giunta regionale con seicentomila euro. L'investimento su Prato è di oltre 143 mila euro. Le risorse destinate alla riapertura delle attività commerciali sono pari a 35 mila euro, integrate con un 20% aggiuntivo di cofinanziamento dell’amministrazione comunale. I fondi che saranno riaperti sono 19 e ospiteranno 21 attività.
Si è partiti dai fondi commerciali sfitti. I proprietari, attraverso incentivi economici sui costi di pulizia, contratti, allacci e consumo utenze, hanno offerto in comodato gratuito l’uso degli immobili, poi assegnati gratuitamente, per tre mesi, ai progetti imprenditoriali più meritevoli, selezionati attraverso un bando di idee scaduto lo scorso 22 giugno. E le proposte non sono mancate, tant'è che si sono fatti avanti in quasi una quarantina di soggetti, tanto che il progetto, che all’inizio interessava solo via del Serraglio, si è ampliato alle strade limitrofe.
“Siamo convinti che è anche attraverso progetti di rivitalizzazione commerciale e degli spazi urbani che si contribuisce a promuovere sicurezza”, ha sottolineato Vittorio Bugli, assessore regionale alla presidenza e alla sicurezza. “Non basta la pur importante videosorveglianza, una città è più sicura quando le sue strade, le sue piazze e gli spazi destinati alle attività sono frequentate dalle persone. La desolazione degli spazi urbani, l’assenza di occasioni di incontro, produzione e scambio, sono tutti elementi che contribuiscono a rendere una città meno ospitale e dunque più insicura: ce lo dice anche la storia millenaria delle nostre città. Per questo abbiamo deciso di finanziare con le risorse destinate alla sicurezza urbana anche la sperimentazione di un progetto come Pop Up Lab, credendo inoltre di dare un supporto a tutte quelle attività tradizionali e innovative che hanno da sempre segnato in positivo la vita e la produzione di ricchezza delle nostre città”.
Come ha ricordato l’assessore alle Attività produttive, Daniela Toccafondi, “ci saranno negozi di abbigliamento e di scarpe, ma anche laboratori di artigiani e sartoriali, agenzie di viaggio, formaggerie, prodotti da mangiare a chilometro zero, gallerie d'arte e libri e anche progetti sociali, spazi co-working. E grazie alla collaborazione e all’iniziativa dei Consorzi di via del Serraglio e di via Muzzi, che voglio ringraziare per la voglia di fare e il sostegno che hanno dato al progetto, la zona sarà animata da tantissime iniziative, come mostre, appuntamenti musicali e conviviali, con lo scopo preciso di far godere alle persone un pezzo di città restituito a nuova vita”. L’assessore ha ricordato che le 21 nuove attività si aggiungeranno al tessuto di attività esistenti, circa 50 negozi, contribuendo così a rivitalizzare la dimensione commerciale e sociale della zona.
“L’Università ha collaborato intensamente, perché siamo certi che ridare movimento al territorio crei una ricomposizione del tessuto urbano e sociale”, ha detto il presidente del Pin Maurizio Fioravanti.
“Il progetto Pop up Lab a Prato è importante perché qui, a differenza degli altri luoghi della Toscana, non si aprono spazi mostra o laboratori d’artista ma attività commerciali vere e perché qui la sperimentazione dura tre mesi e non un solo mese”, ha aggiunto Cristian Pardossi di SocioLab, che con il Pin ha curato la realizzazione del progetto.
Tutti i dettagli riguardanti i negozi e le iniziative che saranno messe in programma possono essere trovati sulla pagina Facebook dedicata all'iniziativa: www.facebook.com/PopUpLabPrato/
Appuntamento dunque per Sabato 30 alle 18.30 in via del Serraglio per il taglio del nastro e la festa per la riapertura delle attività.
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