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Comune di Prato

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06/10/2017 12:05
Biblioteca lazzerini Cultura La Lazzerini continuerą a gestire una biblioteca altamente specializzata, che raccoglie materiali di grande interesse per gli studiosi

Prorogata per un anno la convenzione per la gestione della Biblioteca del Pecci

E’ stata approvata la proroga di un anno della convenzione tra il Comune di Prato e la Fondazione per le Arti contemporanee in Toscana finalizzata allo sviluppo e alla gestione della Biblioteca specializzata CID/Arti Visive del Centro Pecci. La proroga  è alle stesse condizioni economiche e gestionali già in essere; la Biblioteca Lazzerini gestirà e coordinerà l’apertura e le attività del CID.

Aperta al pubblico nel 1989, la biblioteca vanta un patrimonio notevolissimo relativo ai movimenti artistici del XX e XXI secolo e agli eventi espositivi tenuti nelle più significative istituzioni nazionali e internazionali come musei, fondazioni, enti pubblici, gallerie private.

La collezione libraria del CID nasce nel 1984 con l’acquisto del Fondo Ferruccio Marchi, editore d’arte fiorentino, e con l’acquisizione di raccolte private di critici e studiosi d’arte, come Giancarlo Politi, Ermanno Migliorini, Sergio Santi, Amnon Barzel, Egidio Mucci e altri. Dal 1985 il CID/Arti Visive si avvale di una rete di interscambio documentario con le principali istituzioni culturali artistiche italiane e straniere.

La collezione della biblioteca è arricchita da una raccolta di audiovisivi  acquisiti, donati o prodotti dal Centro Pecci in occasione di mostre temporanee, convegni, laboratori didattici, incontri con artisti.

Particolarmente interessanti per gli studiosi sono i Fondi speciali: il Fondo Ferruccio Marchi, dedicato prevalentemente agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta del XX secolo e alle rassegne storiche come la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e Documenta di Kassel; il Fondo Libri d'Artista, formato da libri e cataloghi di mostre progettati da artisti e libri oggetto; il Fondo Vincitorio, che contiene il carteggio del critico d'arte romano Francesco Vincitorio con esponenti del mondo dell'arte, un archivio fotografico e la raccolta in cinque volumi della rivista "NAC-Notiziario di arte contemporanea" (1968-1974), di cui è stato il fondatore e animatore.

“Rispettiamo l’impegno già assunto alla fine del 2014” – commenta l’assessore Simone Mangani – “il CID, assieme alla Collezione di 1200 opere d’arte della quale il Comune è diventato proprietario nel 2016, è uno dei due pilastri del Museo. Abbiamo deciso una proroga di un solo anno per decidere assieme al Pecci se e come proseguire la gestione complessiva dei servizi museali come biglietteria, apertura, chiusura, pulizia, custodia”.

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