Prorogata per un anno la convenzione per la gestione della Biblioteca del Pecci
E’ stata approvata la proroga di un anno della convenzione tra il Comune di Prato e la Fondazione per le Arti contemporanee in Toscana finalizzata allo sviluppo e alla gestione della Biblioteca specializzata CID/Arti Visive del Centro Pecci. La proroga è alle stesse condizioni economiche e gestionali già in essere; la Biblioteca Lazzerini gestirà e coordinerà l’apertura e le attività del CID.
Aperta al pubblico nel 1989, la biblioteca vanta un patrimonio notevolissimo relativo ai movimenti artistici del XX e XXI secolo e agli eventi espositivi tenuti nelle più significative istituzioni nazionali e internazionali come musei, fondazioni, enti pubblici, gallerie private.
La collezione libraria del CID nasce nel 1984 con l’acquisto del Fondo Ferruccio Marchi, editore d’arte fiorentino, e con l’acquisizione di raccolte private di critici e studiosi d’arte, come Giancarlo Politi, Ermanno Migliorini, Sergio Santi, Amnon Barzel, Egidio Mucci e altri. Dal 1985 il CID/Arti Visive si avvale di una rete di interscambio documentario con le principali istituzioni culturali artistiche italiane e straniere.
La collezione della biblioteca è arricchita da una raccolta di audiovisivi acquisiti, donati o prodotti dal Centro Pecci in occasione di mostre temporanee, convegni, laboratori didattici, incontri con artisti.
Particolarmente interessanti per gli studiosi sono i Fondi speciali: il Fondo Ferruccio Marchi, dedicato prevalentemente agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta del XX secolo e alle rassegne storiche come la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e Documenta di Kassel; il Fondo Libri d'Artista, formato da libri e cataloghi di mostre progettati da artisti e libri oggetto; il Fondo Vincitorio, che contiene il carteggio del critico d'arte romano Francesco Vincitorio con esponenti del mondo dell'arte, un archivio fotografico e la raccolta in cinque volumi della rivista "NAC-Notiziario di arte contemporanea" (1968-1974), di cui è stato il fondatore e animatore.
“Rispettiamo l’impegno già assunto alla fine del 2014” – commenta l’assessore Simone Mangani – “il CID, assieme alla Collezione di 1200 opere d’arte della quale il Comune è diventato proprietario nel 2016, è uno dei due pilastri del Museo. Abbiamo deciso una proroga di un solo anno per decidere assieme al Pecci se e come proseguire la gestione complessiva dei servizi museali come biglietteria, apertura, chiusura, pulizia, custodia”.
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