Per Pop up Lab "Bye bye bulli" e la mostra fotografica sulla storia del tessile
Proseguono gli appuntamenti che l'assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato propone a corredo di “Pop Up Lab”, il progetto da poco inaugurato, voluto dall’amministrazione comunale e finanziato dalla Regione Toscana, per riaprire i fondi sfitti del centro storico ed innescare un processo di rigenerazione urbana, in collaborazione con SocioLab e Pin Polo universitario pratese.
Giovedì 9 novembre dalle ore 17 alle 18,30 presso lo Spazio Eventi POP UP LAB in via Luigi Muzzi 46 “Bye Bye Bulli”.
Presentazione del progetto promosso in modo gratuito dall’associazione FRAME che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, in particolare insegnanti e studenti di scuola media e superiore, sulle tematiche legate all’identità e all’orientamento sessuale, con l’obiettivo di combattere il pregiudizio, la discriminazione e l’omofobia.
FRAME (acronimo di Famiglie Ricerca Antidiscriminazione Minori ed Educazione) è un'associazione di promozione sociale che ha come obiettivo la promozione e la tutela dei diritti dei minori e delle famiglie, nonché la lotta ad ogni forma di discriminazione (http://www.associazioneframe.it/)
Venerdì 10 novembre dalle 17 alle 18.30 sempre in via Muzzi 46 “Prato tra cultura e narrazione: quando cantavano i telai, ma non solo...”
L’archivio dello Studio Ranfagni contiene 350.000 negativi di vario genere riguardanti avvenimenti occorsi nella città e sono state digitalizzate circa 25.000 immagini. Nell’occasione saranno presentate le foto di fabbriche pratesi degli anni 1900-1950 e le foto delle Riviste del Buzzi succedute negli anni. Un’occasione per ricostruire intorno ad ogni singola immagine aneddoti e curiosità quasi dimenticate.
cb
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