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Comune di Prato

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09/11/2017 13:54
Alessi Filippo Animali Siglato l'accordo tra ASL Toscana Centro, CSN e Comune di Prato

Il Centro di Scienze Naturali di Galceti ospiterà una "Rsa" per animali selvatici feriti o sequestrati

Il CSN tornerà ad accogliere fauna selvatica ferita e il servizio SOS animali sarà esteso anche agli uccelli. Il numero da chiamare è lo stesso per tutti. Entro la fine dell'anno 4 lezioni per i proprietari di cani molossi per ottenere il patentino

A partire dall'inizio dell'anno il Centro di Scienze Naturali tornerà ad accogliere animali selvatici feriti, sequestrati, in attesa di reinserimento o che non possono essere liberati (come la fauna esotica o ad esempio molti "orfanelli" salvati da cuccioli), mentre già dal 1° dicembre il servizio Sos animali del Comune di Prato con il pronto soccorso veterinario sarà esteso anche agli uccelli. Sono questi i due obiettivi raggiunti dal Comune di Prato grazie alla firma dell'accordo con la Regione Toscana per l'accoglienza della fauna selvatica e volatile urbana. A presentare i termini dell'intesa stamani in Comune erano presenti l'assessore all'Ambiente Filippo Alessi, il responsabile Ufficio animali Augusto Bassolino, il direttore del Csn Marco Morelli e Enrico Loretti, presidente dell'Ordine dei dottori veterinari e direttore della Sezione veterinaria Ausl Toscana centro: «Grazie a questo accordo con l'Asl, il CSN tornerà a svolgere una delle funzioni per cui era nato, nell'ambito del rispetto delle normative vigenti - Inoltre riusciremno ad estendere il Servizio SOS animali agli uccelli, che potranno essere curati dai veterinari convenzionati e poi accolti nell'ambiente protetto del CSN. La finalità, oltre a quella ambientale, è sempre didattica, non quella di fare uno zoo in cui esporre gli animali». In sintonia anche il direttore dell'Unità veterinaria Asl Loretti: «Gli animali selvatici stanno bene in natura e lì devono tornare, ma ovviamente c'è necessità di luoghi dove curare e ospitare quelli che sono recuperabili, prima di reinserirli nel loro ambiente naturale, o dove tenere quelli che comunque non possono essere liberati. Nella prima parte dell'anno abbiamo fatto 700 interventi su animali selvatici di vario tipo ed entro la fine dell'anno arriveremo a 1.200 salvataggi. I centri di cura e accoglienza che sono sparsi per il territorio regionale sono pieni e avevamo bisogno di uno spazio dove trasferirne alcune decine». «Già dalla fusione tra la Fondazione Prato Ricerche, che gestiva il Museo di Scienze planetarie e il Centro di Scienze naturali l'obiettivo era creare un grande parco didattico, scientifico e naturalistico - dice anche il direttore Morelli - Realizzando questa sorta di "Rsa" per animali feriti o sequestrati recuperiamo una delle caratteristiche oroginarie del CSN. Questo segnerà la rinascita del Centro, soprattutto in prospettiva dell'ampliamento entro il 2019 passando dai 14 ettari attuali a 25, estendendo il territorio verso Villa Fiorelli, che diventerà il nuovo ingresso al centro e sede degli uffici, riorganizzando anche l'ostello adiacente». Il progetto è finanziato dalla Regione Toscana con 240mila euro, più oltre 400mila per ogni anno il Comune investe per la gestione del Centro.

A Prato troveranno posto e "cure intermedie" una trentina di animali e dipendenti e volontari che collaborano con il CSN effettueranno un corso specifico. Tra di loro ci saranno anche 4 richiedenti asilo delle associazioni ospitati a Prato, che in accordo con le associazioni che si occupano dell'accoglienza e il Comune di Prato hanno chiesto di svolgere questa forma di volontariato.

 In pratica in caso di incidente stradale che coinvolge un animale selvatico o di ritrovamento di una bestia ferita si può chiamare la Polizia Municipale, che attiverà le strutture e i centri competenti, a seconda anche del tipo di animale. Saranno le Forze dell'ordine infatti a fare da filtro con gli enti competenti, in modo da evitare chiamate improprie.

Per quanto riguarda invece l'estensione di SOS animali, finora il servizio, attivo 24 ore su 24 7 giorni su 7, si occupava di cani e gatti randagi, avvalendosi di studi veterinari convenzionati e delle due strutture del canile del Rifugio e del gattile dell'Oasi di Bogaia. Dal 1° dicembre chi trova un uccello ferito potrà chiamare lo stesso numero, 345/3220066 dalle 8 alle 20, altrimenti, in casi eccezionali, si potrà chiamare la Polizia Municipale, che attiverà le procedure necessarie.

La presentazione dell'accordo ha fornito l'occasione anche per annunciare i corsi destinati ai proprietari di cani molossi a Prato per prendere il "patentino", che su sollecitazione del sindaco Matteo Biffoni, soprattutto dopo gli ultimi casi di cronaca avvenuti nei giorni scorsi, ad esempio in via Marradi dove un rottweiler ha morso un giovane dopo essere sfuggito al controllo del proprio padrone, saranno organizzati dalla Asl Centro entro la fine dell'anno. Si tratta di 4 lezioni, di cui l'Ufficio animali fornirà luogo e date in cui si terranno.

cb

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