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Comune di Prato

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19/12/2017 13:47
Officina giovani Cultura Mercoledì 20 dicembre, 21.30, Officina Giovani. Ingresso libero

"In my defence" chiude la rassegna On stage teatro

In scena la storia di Farrokh Bulsara, in arte Freddie Mercury

A Officina Giovani giunge al termine la rassegna autunnale di On stage teatro.

Mercoledì 20 dicembre, alle 21.30, andrà in scena In my defence , a cura di Progetto Antigone.

Lo spettacolo racconta la storia di Farrokh Bulsara, un giovane parsi nato a Zanzibar, trapiantato in India e cresciuto in Inghilterra nella metà degli anni ’70. Farrokh vuole che tutti lo chiamino Freddie Mercury e che chiamino Queen la sua band. Inizia così un processo di trasmutazione del giovane in una delle più grandi icone rock di tutti i tempi.

Carismatico, afrodisiaco, provocante e allo stesso tempo dotato di un talento esplosivo, Freddie Mercury era in grado di trascinare dietro sé decine di migliaia di anime con il leggero pretesto della partecipazione emotiva. Molte delle canzoni composte con i Queen riflettono la volontà di rendere fruibile la propria musica ad ogni livello, di non escludere nessuno. Succedeva così che per lui si muovesse anche l'ultima fila dello stadio di Wembley, tempio di un evento straordinario che lo cristallizzò come icona popolare nell'immaginario collettivo.

Pochi mesi dopo il concerto di Wembley, però, la vita tornò a chiedere il conto e Freddie si sentì irrimediabilmente separato da sé stesso, consapevole che quella indossata per decenni era solo una maschera e, sotto di essa, un vuoto che solo il ritorno alla sua reale essenza, a Farrokh, poteva riempire.

In My Defence segue questo lungo percorso, mettendo in risalto la costante contrapposizione tra maschera immortale e caducità umana, tra la difficoltà di coniugare l'immagine pubblica a una sfera privata costantemente messa sotto attacco e profanata da critiche, pubblico ludibrio o fanatica venerazione. Freddie Mercury torna quindi sulla scena per raccontarsi attraverso le parole di Farrokh e la materializzazione delle sue più intime percezioni sotto forma di musica e arte visiva, nel tentativo di condurre per una volta il suo pubblico a vedere e non necessariamente guardare, ad ascoltare e non necessariamente udire.

Ingresso libero

Info: http://portalegiovani.prato.it/rassegnaofficina

1630/17

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