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Comune di Prato

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15/01/2018 14:49
Sindaco Tribunale Vertice in Palazzo comunale per definire gli interventi necessari a scongiurare l'accorpamento con Lucca. Resta la criticità anche sulla carenza di personale

Stop all'accorpamento delle sezioni fallimentari, ma resta alta l'attenzione

Non va avanti al momento l'ipotesi di accorpamento della sezione fallimentare del Tribunale di Prato con quella di Lucca. Un'operazione che rientrava in quella di riforma nazionale che porterebbe a un dimezzamento delle sezioni fallimentari, come previsto da uno dei decreti attuativi del disegno di legge sulla riforma del diritto fallimentare. Un'ipotesi che in Toscana avrebbe visto restare operativi solo le sezioni di Firenze, Pisa, Lucca e Livorno. Resta però alta l'attenzione, anche perché se al momento sui decreti è stato fatto un passo indietro resta comunque ferma la volontà di arrivare alla riforma della legge fallimentare. Per questo motivo il sindaco Matteo Biffoni, insieme con il sottosegretario Antonello Giacomelli, questa mattina ha incontrato il presidente del Tribunale di Prato Francesco Gratteri, il presidente dell'Ordine degli avvocati Lamberto Galletti e il presidente dell'Ordine dei commercialisti Filippo Ravone. Presenti anche i consiglieri regionali Ilaria Bugetti e Nicola Ciolini.

La forte volontà di tutelare la sezione fallimentare di Prato è legata ai numeri, dal momento che la sezione del tribunale cittadino ha un alto numero di fascicoli, circa 100 all'anno, e il tessuto economico è fortemente caratterizzato da presenza di partite Iva e imprese. I rappresentanti degli ordini professionali hanno messo in luce anche l'alta professionalità presente a Prato, con una forte specializzazione che ha portato Prato a essere una delle prime realtà ad applicare l'organismo di composizione della crisi e all'avanguardia anche su fronte del processo civile telematico. L'incontro è stata anche l'occasione per fare il punto sulle note criticità legate a una pianta organica insufficiente rispetto ai carichi di lavoro, oltre a una carenza di personale amministrativo insostenibile. Un problema annoso che attanaglia il Tribunale di Prato da decenni e che ha raggiunto adesso livelli di urgenza. Il sindaco Biffoni e il sottosegretario Giacomelli hanno ribadito la necessità di lavorare in stretta collaborazione tra le istituzioni, ciascuno per la propria competenza, richiedendo al Governo di rivedere i criteri che definiscono la pianta organica del Tribunale, tarandola sui carichi di lavoro effettivi. Il presidente del Tribunale, insediatosi da pochi giorni, si è già impegnato a sollecitare tutte le commissioni competenti affinchè sia garantito a Prato il personale amministrativo sufficiente a mandare avanti l'attività giudiziaria, soprattutto dal momento che il Consiglio superiore della magistratura che ha invece acquisito le istanze del territorio a breve invierà altri sei magistrati.

edr

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