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Comune di Prato

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17/01/2018 12:44
scarti tessili Polizia municipale Tra i reati contestati anche lo sfruttamento della manodopera clandestina e ingresso illegale in Italia

Smaltimento illecito scarti tessili, la Municipale sequestra una confezione e un furgone. Denunciati trasportatore e titolare della ditta

Da Pistoia il trasportatore ritirava i sacchi neri in una confezione del Macrolotto 0

Continua senza sosta l'attività di controllo e indagine della Polizia Municipale per contrastare il fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti tessili. Un impegno portato avanti dall'Unità investigativa della Municipale di Prato che anche ieri ha messo i sigilli a una ditta nel Macrolotto 0 non limitandosi al controllo dei trasportatori ma approfondendo anche la responsabilità delle aziende che conferiscono illegalmente gli scarti.

L’attività di controllo è iniziata monitorando il furgone di un cittadino marocchino residente a Pistoia, già conosciuto perché in passato denunciato per trasporto di rifiuti senza autorizzazione. Il furgone era stato notato nei giorni scorsi aggirasi nella zona del Macrolotto 0 ed avere contatti con la ditta a conduzione cinese che poi è stata sequestrata. Nel pomeriggio di ieri, martedì 16, di fronte a un nuovo carico di sacchi neri la Municipale è entrata in azione fermando il veicolo, alla cui guida era S.E.M., 33 anni, nazionalità marocchina. Come il proprietario del mezzo anche il conducente è di nazionalità marocchina, residente a Pistoia e conosciuto alle Forze dell’Ordine. Il vano carico del furgone è risultato stipato con 36 sacchi di rifiuti tessili, per un peso di oltre una tonnellata. Dopo aver posto sotto sequestro il furgone gli agenti hanno ispezionato la confezione da cui erano partiti i sacchi neri e qui hanno trovato, oltre alla titolare, H.M. di 34 anni, sei lavoratori cinesi intenti alla confezione degli abiti. Da una verifica della documentazione relativa alla gestione dei rifiuti presente nella ditta, sono emersi elementi per ipotizzare che il conferimento a soggetto non autorizzato fosse una pratica abituale da parte della titolare. Pertanto, sentito il Procuratore della Repubblica, i locali sono stati posti sotto sequestro. Da un controllo dei documenti dei lavoratori cinesi è emerso inoltre che tre di loro erano clandestini e pertanto la titolare della confezione è stata denunciata anche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I cittadini cinesi irregolari sono stati a loro volta denunciati per l’ingresso illegale in Italia.

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