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Comune di Prato

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21/02/2018 14:02
verdi Cultura La collezione di opere, corrispondenza e cimeli di Giuseppe Verdi sarà esposta permanentemente a Palazzo Martini

Corpus "Verdianamente": rinnovato e ampliato l'accordo tra l'amministrazione e il donatore

E' stata rinnovata oggi l'intesa fra l'amministrazione comunale e il donatore Goffredo Gori relativa alla raccolta "Verdianamente", la preziosissima collezione di opere, corrispondenza e cimeli di Giuseppe Verdi già esposta al pubblico nel 2013 al Teatro Metastasio in occasione del bicentenario dalla nascita del compositore.

Il corpus fu donato il 23 novembre 2013 con la firma del patto originale; la nuova intesa prevede fra l'altro la pubblicazione di un catalogo delle opere donate, la possibilità di espandere il corpus con altre donazioni e l'istituzione di una commissione composta da rappresentanti dell'associazione "Perché Verdi Viva", della Commissione cultura del Comune di Prato e della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana che si faccia garante dell'effettiva fruibilità e valorizzazione della donazione.

Il rinnovato patto è stato siglato alla presenza di Gianni Novelli, presidente dell'associazione "Perché Verdi Viva" e per l'occasione portavoce del donatore, della direttrice della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana Diana Marta Toccafondi e del sindaco, dell'assessore alla Cultura e del presidente della commissione consiliare cultura del Comune di Prato.

"Abbiamo affrontato un percorso accidentato perchè la città potesse fruire ed apprezzare questo patrimonio culturale. Dopo 4 anni dall'esposizione iniziale siamo contenti di vedere concretizzarsi in questo accordo l'impegno delle istituzioni", ha dichiarato Gianni Novelli.

Le opere, attualmente conservate nel deposito di Palazzo Pretorio, saranno dapprima trasferite e digitalizzate nel Palazzo Datini e successivamente collocate a Palazzo Martini, arricchendo così la sede della Scuola di musica intitolata a Verdi, dove sarà allestita un'esposizione dinamica permanente alternando nel tempo i documenti in mostra.

"Prato è bella perchè i suoi cittadini sanno donare e condividere con la loro città: questo corpus è un pezzo di storia riconsegnata alla comunità, ed è testimonianza dell'affezione di Prato verso l'opera verdiana", ha affermato Diana Marta Toccafondi.

sg

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