Gentiloni firma il decreto per la statalizzazione della Leonardo da Vinci. Entro il 15 maggio al via il cantiere
E' stato firmato dal Presidente Gentiloni il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il quale è stata disposta la revisione della “rete stradale d’interesse nazionale” di varie regioni italiane. Un decreto che contiene anche la statalizzazione della “ declassata di Prato” descritta come tratto stradale " da casello di Prato Calenzano a innesto con la S.S. n. 716 presso Pistoia”. Il rimanente tratto da Sesto Fiorentino fino a via Perfetti Ricasoli di Firenze sarà trasferito allo Stato non appena saranno completati i lavori. In tutto saranno 32 i chilometri di strada che passeranno alla competenza dell'Anas, dei quali 24 già statalizzati con il DPCM appena sottoscritto. Come da prassi il decreto è stato inviato alla Corte dei Conti per la dovuta registrazione.
La statalizzazione è il presupposto per l'avvio dei lavori per la realizzazione del sottopasso in viale Leonardo da Vinci a cura di Anas. L'atto di statalizzazione segna un punto di non ritorno rispetto alla scelta di realizzare un sottopasso per migliorare la viabilità e la qualità urbanistica e ambientale in zona Soccorso, con un progetto che porterà risolvere i problemi di traffico e a creare un'ampia zona verde in superficie.
I lavori inizieranno entro il 15 maggio, quando il Comune insedierà il cantiere del primo lotto delle complanari e del parco di superficie, progetto curato interamente dagli uffici comunali. Le complanari serviranno come viabilità alternativa nelle fasi di cantiere, così da ridurre il più possibile gli inevitabili disagi, mentre, dopo l'apertura del sottopasso, serviranno in parte come viabilità cittadina e in parte come parco.
Per quanto riguarda la parte interrata dell’opera, il
progetto, curato da Anas, sarà presentato
all'ufficio Concessione Edilizie (per la verifica di
assoggettabilità, o meno, a VIA Verifica Impatto Ambientale)
e anche alla Città entro il prossimo 15 marzo. La
copertura finanziaria dell’intera opera (sia la parte
interrata sia la parte di superficie) è stata completata con
lo stanziamento deciso dal Cipe lo scorso 22 dicembre. Come
noto i costi a carico del Comune di Prato saranno di 5
milioni di euro, mentre il vecchio progetto per la realizzazione di
un viadotto sopraelevato avrebbe pesato sulle casse comunali per 10
milioni di euro. Le altre risorse saranno stanziate dallo Stato con
fondi Sviluppo e Coesione e con fondi del contratto di programma
tra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Anas.
edr
Condividi su: