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Comune di Prato

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27/02/2018 18:02
Ambiente L'intervento illustrato oggi alla Commissione 4 dal Genio Civile

Rischio idraulico, una nuova cassa di espansione a Case Betti per Ombrone e Ficarello

La falda acquifera sotterranea si è abbassata di circa 10 metri, tornando sotto controllo, per effetto delle minori piogge e del maggior prelievo

E' stato presentato oggi alla Commissione consiliare 4 Territorio e Ambiente il progetto di fattibilità tecnico-economica della cassa di espansione Case Betti sul torrente Ombrone e sul fosso Ficarello nei pressi di Caserana, a sud-ovest della A11. Ad illustrare lo studio sono stati il responsabile del Genio Civile Valdarno Centrale della Regione Toscana Marco Masi, insieme ai tecnici dell'ente Maurizio Micillo, Vito Marcello Boscaino e Andrea Cappelli. Era presente anche l'assessore all'Ambiente. Per l'opera, un tassello molto importante per il contenimento del rischio idraulico nel territorio di Prato, è previsto un costo totale di 14.200.000 euro, compresi i costi di acquisto delle aree private: è composta da due lotti, uno per il Fosso Ficarello, di 20 ettari, e l'altro sull'Ombrone, di 22, per una capienza totale fino a 900mila metri cubi di acqua che comporterebbe per l'Ombrone un abbassamento del picco di piena in transito di 30 mc di acqua. L'invaso completerebbe il quadro degli interventi progettati nell'area con la cassa di espansione della Querciola, nel Comune di Quarrata (il lotto B1, da 540mila mc di capienza, è stato inaugurato nel 2015, mentre il lotto A1, da 832mila mc, è in fase di progettazione),  la cassa di espansione Ponte Attigliano tra Tavola e Poggio a Caiano, da 650mila mc, e quella sulla Furba a Poggetto. Per mettere in sicurezza anche la parte a sud est, è in corso di progettazione e sarà realizzato nel 2019 l'ampliamento dell'invaso di Castelnuovo, già finanziato dalla Regione attraverso Fondi europei con 270mila euro. Alla cassa, attualmente di 190mila mc, saranno aggiunti altri 15mila mc di capienza. Le terre di scavo inoltre saranno utilizzate per rinforzare gli argini del torrente Agna a Montemurlo, con un ulteriore finanziamento di 200mila euro del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno. Analogamente anche la cassa di espansione Lavacchione sarà migliorata nel sistema di apertura in caso di emergenza, entro pochi mesi. Infine un altro intervento di messa in sicurezza idraulica, anche se fuori dai confini pratesi, è quello sulla cassa di espansione sull'Ombrone a Castelletti, tra Comeana e Signa, che sarà ampliata mettendo in sicurezza la foce e di riflesso il capoluogo laniero.

Sul fronte della manutenzione, il Genio civile ha fatto il punto della situazione 2017 sui circa 1000 km di fossi e torrenti che compongono il fitto reticolo idrico dell'area: per la ripulitura, la risagomatura e il taglio degli arbusti su argini e alvei il Genio ha realizzato interventi per circa 1,5 milioni di euro. A breve sarà completato anche il tratto del Bisenzio dal Ponte Datini verso Gonfienti.

Nella riunione della Commissione è stato affrontata anche la questione del livello della falda acquifera: in base ai rilievi effettuati dai geologi del Genio Civile, il livello della sorgente sotterranea si è abbassato in media di 10 metri rispetto agli anni precedenti. Ad esempio al Parco dell'ex Ippodromo si attesta su 48,11 m slm, ovvero 20 metri sotto la superficie. Il motivo è dovuto alle minori piogge e all'aumento del prelievo da parte di Publiacqua per gli usi domestici, passato dal 38% al 50%. All'uso potabile, circa 10 milioni di mc, si aggiunge il prelievo per uso produttivo e industriale, circa 4,6 milioni di mc, comunque dimezzato in 11 anni a partire dal 2006. Il livello comunque è tornato sotto contreollo, come hanno evidenziato i tecnici, soiprattutto in riferimento al 2012, quando la falda toccò il picco più alto.      

cb

209/18

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